Bossi alla cena degli ossi: “La garanzia è Berlusconi, ha i numeri e non dice balle”. Il premier non c’è, ma telefona

Umberto Bossi

Per Umberto Bossi ”la garanzia è Berlusconi”: il leader della Lega, sceso con due ore di ritardo alla cena di Calalzo (Belluno), dove lo aspettavano i ministri Giulio Tremonti, Roberto Calderoli e Roberto Castelli, è convinto che entro gennaio ci saranno i numeri per il federalismo. Quindi, in teoria, niente voto anticipato su cui il premier ha dato l’altolà.

Se Silvio Berlusconi  ha detto di aver già trovato dieci deputati disposti a sostenere la maggioranza Bossi gli ha fatto da spalla: ”Sì, sì: non dice mai balle il capo del Governo”.

Secondo Bossi, un allargamento all’Udc ”non è possibile, sarebbe una continuazione della palude romana”. Quanto al quoziente familiare ”lo abbiamo già messo”, ha concluso.

Le due ore nelle quali Bossi è rimasto chiuso nella sua stanza d’albergo, mentre gli altri convitati lo aspettavano nella saletta riservata per la cena, secondo alcune fonti sono state impiegate per un ‘riposino’, per altri invece il leader leghista ha trattato con il premier o con chi per lui.

Bossi ha detto di non aver parlato al telefono con Berlusconi: ”E’ già andato a dormire”, ha detto scherzando e poi ha aggiunto: “Avrà contatti migliori”. Il Cavaliere non si è presentato alla cosiddetta cena degli ossi, offerta da Tremonti ad una tavola prevalentemente di fazzoletti verdi. Alla fine però ha deciso di chiamare, almeno secondo quanto riferito ai giornalisti. Una telefonata di auguri a suggello della ”garanzia Berlusconi”: sono usciti ad annunciarla ai giornalisti i ministri Tremonti e Calderoli, interrompendo per qualche minuto la cena di Calalzo. ”Non avete sentito gli applausi?”, ha detto Tremonti. Erano ”all’americana, con applausi e fischi”, ha aggiunto Calderoli. E poi ancora, sempre Calderoli: Berlusconi ”ci ha fatto i saluti e gli auguri”. All’insistere della stampa per saperne di più, ha scherzato affermando che la telefonata è stata fatta ”in braille”.

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