Bossi dopo il vertice con Berlusconi e Tremonti: “E’ tutto risolto, siamo una famiglia”

“Siamo una stessa famiglia ed è inutile dare spazio a chi fa casino e basta. Va tutto bene nella maggioranza e il governo è solido”. Parla così il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, appena dal vertice con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi, che si è svolto nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore. Bossi davanti ai giornalisti ha mostrato il pugno con il pollice alzato in segno di soddisfazione.

“Per Tremonti non c’é nessun pericolo. Finché sono vivo io, non ce ne saranno”. Come sta Tremonti? ha chiesto uno: “L’ho trovato bene”, ha risposto Bossi. All’incontro a casa di Berlusconi “c’era Tremonti e c’era Berlusconi e abbiamo risolto tutto”. E, alla domanda se abbia avuto lui il ruolo del paciere, ha risposto: “Si pacificheranno da soli. Si pacificheranno Berlusconi e Tremonti”.

Più tardi ha chiarito il suo pensiero sulle tensioni che si erano create tra Berlusconi e Tremonti, dando la colpa ai “soliti pasticcioni del PdL”. 

Bossi ha spiegato meglio: “Nei partiti ci sono persone invidiose. C’è gente che vuole spendere perché pensa che solo così viene eletta invece la gente ti elegge solo se ha stima di te”. Ma “ora non si può spendere perché altrimenti l’Europa ci uccide”. E così dicendo ha dato ragione al ministro Tremonti, criticato nella maggioranza perché non finanzierebbe come vorrebbero gli interessati le richieste dei vari ministeri. “Adesso  abbiamo trovato la soluzione”, ha detto Bossi.

Alle domande dei cronisti sulla proposta avanzata da Berlusconi di tagliare l’Irap, Bossi, ha risposto: “Col tempo sì”. Proprio le dichiarazioni al riguardo del premier nei giorni scorsi avevano creato divergenze con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, con cui il premier oggi si sta confrontando in un vertice nella sua residenza di Arcore, alla presenza anche del ministro alla Semplificazione, Roberto Calderoli, e di Bossi.

Bossi, dopo il pranzo ad Arcore, è andato all’Assemblea federale della Lega. Ha assicurato tutti che nel governo i problemi sono stati risolti e poi ha annunciato che per  le candidature alle regionali l’accordo è stato raggiunto e che il Veneto andrà alla Lega. “Tutto a posto”, ha detto.. Alla domanda se in Veneto sarà candidato un leghista, il ministro delle riforme a replicato: “Per forza”. Per quanto riguarda, invece, il Piemonte ha spiegato: “Nella discussione deve entrare anche Fini”. 

Quindi ha ribadito: “Tremonti non se ne va”. E all’ulteriore domanda se l’incidente può essere considerato chiuso ha risposto: “Penso di sì”.

Gli ha fatto da controcanto Roberto Calderoli:  “Nel governo c’é un clima costruttivo ed idee molte chiare. Non c’é trippa per gatti”.  Ha assicurato che “non si è parlato di Irap”: durante la riunione, “abbiamo parlato di faccende nostre. C’é lucidità e chiarezza rispetto agli obiettivi  e credo che questa sia la cosa principale”.

Calderoli, contraddicendo su questo punto Bossi, ha invece escluso che si sia trattao il tema Veneto. Si tratta di capire chi è il più bugiardo.

Nessun commento invece da Tremonti, che è uscito in auto e non ha rilasciato dichiarazioni.

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