Bossi non teme Fini: “Vuole provocare Berlusconi, ma non farà troppo casino”

“Fini è preda di un cortocircuito della provocazione, ma penso che” come Berlusconi, abbia ”interesse a non fare troppo casino e a trovare la quadra”. E’ quanto afferma il leader della Lega, Umberto Bossi, in una conversazione con Bruno Vespa per il libro “Il cuore e la spada – Storia politica e romantica dell’Italia Unita 1861 – 2011″ (Rai Eri – Mondadori) in libreria il 5 novembre.

”Certo – aggiunge il Senatur – se Berlusconi su ogni cosa deve andargli a chiedere i voti, la strada diventa molto stretta e si corre il rischio di nuovo di andare al voto”. Bossi, guardando poi ai rapporti che si sono deteriorati tra Fini e Berlusconi, dice che avrebbe avuto meno pazienza del premier: “Io avrei cacciato Fini quando ha sfidato Berlusconi con la mano alzata durante la direzione del Pdl di aprile. Sarei andato subito alle elezioni”, continua Bossi, ma riconosce che Berlusconi “è stato saggio perché poteva esserci il rischio che Napolitano non le concedesse”.

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