Bossi-Maroni in rotta, Tosi: "Aspettiamo i congressi"

ROMA, 14 GEN – ''I chiarimenti si fanno dentro il partito. Ci sono i congressi da fare''. Lo dice alla Stampa il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi, 'maroniano', a proposito della spaccatura fra Umberto Bossi e Roberto Maroni dopo il caso Cosentino.

Il Carroccio non è il Pdl di Berlusconi, sottolinea Tosi, ''Berlusconi può fare e disfare quello che vuole: è lui che nomina Alfano, è lui a cui Cosentino rassegna le dimissioni. Noi abbiamo delle regole che vanno rispettate''. La linea che la segreteria della Lega aveva adottato sul voto per l'arresto del deputato del Pdl, spiega, ''era chiara e condivisibile da tutto il partito: la giustizia deve essere uguale per tutti, parlamentari e no''. Tosi definisce ''una brutta pagina'' l'esito del voto: ''qualcuno dei nostri non ha fatto quello che si aspettava l'elettorato''.

Sugli investimenti in Africa, Tosi sottolinea che ''i soldi del finanziamento devono servire a fare i manifesti. Un partito non dovrebbe avere milioni da parte da investire chissà dove''. Sui tre voti a parlamentari inquisiti, il sindaco leghista rimarca che ''il primo voto in aiuto di Cosentino era diventato un voto di fiducia al nostro alleato Berlusconi. Con Papa la Lega ha fatto la cosa giusta. Su Milanese uomo di Tremonti ha prevalso la ragion di Stato. Difficile da capire''. L'asse con Berlusconi? Tosi spera di no: ''non ha senso riproporre alleanze con chi ha votato il contrario del programma di governo tra Lega e Pdl''. Dunque, dice, ''riformiamo la legge elettorale'' con ''un proporzionale alla tedesca''.

Gestione cookie