ALBINO (BERGAMO) – ”Di danni ne stanno facendo Monti e il suo fedele alleato Berlusconi, tutto quello che dice la sinistra stanno facendo”. Lo ha detto il leader della Lega Nord Umberto Bossi rivolgendosi a degli allevatori per le quote latte durante una festa del partito in provincia di Bergamo.
“Noi non molliamo, sappiamo che a breve ci saranno le elezioni e questo governo non dura: torneremo e bisognerà risolvere tutto”.
Intervenendo alla festa invernale della Lega con Maroni a Calderoli, Bossi ha detto che ”questo Monti non capisce niente, non è riuscito a creare un solo posto di lavoro: era molto meglio mettere un imprenditore che non un professore che nelle commissioni fa lezioni di economia che non funzionano”. A suo giudizio ”anche un cretino capirebbe che se aumenti le tasse la gente ha meno soldi e si produce di meno”. Alla fine, ha concluso è ”il nord che deve pagare per un’Italia che non abbiamo voluto”.
”Noi dobbiamo andare a Milano a confermare che con le buone o le meno buone che Padania sarà: adesso ci siamo rotti le balle”. Così il leader della Lega Umberto Bossi è tornato a parlare della manifestazione contro il governo Monti indetta dal Carroccio per il 22 gennaio a Milano. Durante il suo intervento i militanti hanno scandito più volte “Secessione, secessione”. ”Chiamiamola indipendenza”, li ha corretti Bossi.
Bossi ha invitato tutti i militanti a partecipare alla manifestazione di Milano, perché ”il destino si decide vittoriosamente quando ci siamo tutti. Ci sono momenti in cui la battaglia e’ decisiva: liberi o schiavi”. Il leader della Lega ha quindi spiegato che dopo il 22 gennaio ogni segreteria provinciale e circoscrizione del movimento ”dovrà essere in grado di fare una manifestazione simile, così mettiamo alla prova i dirigenti” del Carroccio. Proprio a questi ultimi Bossi dal palco della ‘Berghem Frecc’, con accanto tra gli altri Maroni e Calderoli, ha ribadito un avvertimento non circostanziato: ”E’ facile che sentiate che arriverà qualche stangata a qualche dirigente che pensa che la Lega deve produrre posti, ma la Lega deve produrre libertà e chi non ci sta va via”.