Bozza Salva Roma, rispunta la web tax: “Ok tassa, ma se compatibile con l’Ue”

Bozza Salva Roma, rispunta la web tax: "Ok tassa, ma se compatibile con l'Ue"
Bozza Salva Roma, rispunta la web tax: “Ok tassa, ma se compatibile con l’Ue”

ROMA – La web tax rispunta nella bozza del decreto legge Salva Roma ter, ma la sua entrata in vigore è subordinata ad una condizione: che sia compatibile con il diritto dell’Unione europea. A darne notizia è l’agenzia Public Policy, venuta in possesso della bozza redatta venerdì 28 febbraio, spiga che nell’articolo 21 si spiega come la web tax sia stata solo sospesa per verificare se rispetta o meno il diritto Ue.

Public Policy scrive:

“La norma della Stabilità in questione dispone che: “I soggetti passivi che intendano acquistare servizi di pubblicità e link sponsorizzati on line, anche attraverso centri media e operatori terzi, sono obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita Iva rilasciata dall’amministrazione finanziaria italiana”; “gli spazi pubblicitari on line e i link sponsorizzati che appaiono nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (servizi di search advertising), visualizzabili sul territorio italiano durante la visita di un sito internet o la fruizione di un servizio on line attraverso rete fissa o rete e dispositivi mobili, devono essere acquistati esclusivamente attraverso soggetti, quali editori, concessionarie pubblicitarie, motori di ricerca o altro operatore pubblicitario, titolari di partita Iva rilasciata dall’amministrazione finanziaria italiana”.

 

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