Renato Brunetta è abituato così: prende la mira e spara al bersaglio grosso. Ancora una volta il bersaglio è un collega di Governo, il ministro Giulio Tremonti. L’accusa è in perfetto stile brunettiano, ovvero più di potenza che di precisione: «Tremonti non è un economista».
Peccato, ma forse Brunetta non lo ricorda, che nel Governo di cui anche l’incendiario ministro della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione fa parte, Tremonti sia proprio il responsabile dell’Economia. Nella foga della vis polemica, insomma, Brunetta da una bordata proprio a chi i ministri li ha scelti, il presidente del Consiglio.
«Tremonti ha perfettamente ragione, io sono più rigorista di lui, ma anche nel rigore si può fare sviluppo. Io queste cose le conosco, Tremonti non è un economista» ha detto il ministro in conferenza stampa. Se l’immagine del governo ci rimette pazienza, se le tensioni nella maggioranza salgono pazienza, l’importante per Brunetta è prendere la mira, fare fuoco, e aspettare i titoli dei giornali.