Brunetta; "Trasformiamo vincoli in opportunità"

ROMA, 29 OTT – ''C'è l'Europa dei vincoli e l'Europa delle opportunità. Subire i primi e non cogliere le seconde è un modo per farsi del male. Ma vado oltre, perché una politica saggia e lungimirante è in grado di vivere i vincoli come opportunità e trasformare le opportunità in punti di forza''. Esordisce così Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione, in un intervento pubblicato oggi sul Sole 24 Ore.

''Chi vive l'Europa come imposizione – prosegue – è destinato a subirne i difetti (che ci sono), senza godere dei pregi (che sono notevoli). Chi vive l'Europa come opzione eventuale, da praticarsi a intermittenza e da frequentare saltuariamente, è destinato a rimanerne ai margini''. L'Italia in Europa, prosegue, è ''consapevole'' del ruolo di ''cofondatori e coprotagonisti'', ecco perché non si ridurrà mai ad eseguire ''pedissequamente'' le ''politiche altrui''.

Poi il riferimento ai 'sorrisi' di Merkel e Sarkozy in conferenza stampa. ''Non me la prendo più di tanto per un episodio sgradevole – dice Brunetta -, probabilmente frutto di stanchezza e nervosismo, anzi: suggerisco di non parlarne più. Ma guai a credere che l'Unione possa portare il marchio di questo o quel Paese, che sia la sede del dominio anziché della condivisione, perché se si commette questo errore si tradisce la storia di ciascuno''.

''Inviando la lettera a Herman Van Rompuy e Josè Manuel Barroso, il Governo si è dotato di un'Agenda Europea – aggiunge -, ha scolpito nella pietra il proprio programma di fine legislatura. Quella lettera contiene il riassunto di una straordinaria opportunità, consistente nell'utilizzare il vincolo europeo per far fare all'Italia un salto in avanti di modernità e dinamismo''.

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