Bunga Bunga, i festini di Arcore e il ruolo di Nicole Minetti

Pubblicato il 29 Ottobre 2010 - 12:33 OLTRE 6 MESI FA

Nicole Minetti

27 maggi0, ore 19. Ruby, la minorenne tunisina al centro dell’inchiesta della Procura di Miliano su un presunti festini nella Villa di Arcore di Silvio Berlusconi, arriva in Questura. E’ accusata di furto. La polizia procede come da prassi: identificazione, foto segnaletiche, impronte digitali e via dicendo.

28 maggio, ore 3. Sono passate quattro ore. Ruby esce dalla Questura. Non è sola: di lei si prende cura Nicole Minetti, igienista dentale di Silvio Berlusconi e consigliera regionale nella giunta Formigoni.

Di quello che succede in queste quattro ore, la cosa più nota è la telefonata di Silvio Berlusconi. Il premier chiede di liberare la ragazza. Al poliziotto al telefono viene anche detto che la giovane è la nipote del presidente egiziano Mubarak. Un bluff smentito dalle autorità egiziane, un modo per mettere pressione a chi, in quel momento, sta solo facendo il suo lavoro.

Una delle tante domande che sorgono spontanee, nella vicenda, riguarda il ruolo della Minetti nella vicenda. Perché un consigliere regionale si attiva alle 3 di notte per andare a prendere una presunta “ladra” in questura?

Una risposta chiara e definitiva non c’è.  Fiorenza Sarzanini, sul Corriere della Sera, ricorda però che la Minetti  era stata presentata a Berlusconi un anno prima dal direttore di Publitalia 80 Luigi Ciardiello.  Uno di quelli che, ipotizza la giornalista, potrebbe aver sostituito Gianpaolo Tarantini “nel reclutamento di ragazze da portare nelle residenze” del premier dopo i risvolti pubblici del caso D’Addario.

La Minetti, secondo il Corriere della Sera, è rimasta amica di Ciardiello anche “dopo l’elezione alla Regione nel listino di Roberto Formigoni. Non è l’unica. Perché di Ciardiello, che ha 48 anni, si racconta sia sempre circondato da donne bellissime e spesso ospitato dal presidente. Rapporto forte, come quello che Berlusconi ha con il ministro Paolo Romani, l’ex manager di Telelombardia ora diventato responsabile dello Sviluppo Economico, indicato tra i frequentatori assidui delle serate. Una girandola di incontri che adesso si trasformano in un nuovo scandalo e tornano a coinvolgere gli apparati di sicurezza, proprio come avvenne quando l’obiettivo di Antonello Zappadu rivelò quanto avveniva nei saloni e nei giardini di Villa Certosa in Sardegna e il racconto di Patrizia D’Addario rivelò le notti bollenti di palazzo Grazioli”.