Una serie di festini o uno solo? Cinquemila, settemila euro o centotrentamila? Audi o non audi? Sono solo tre dei numerosi interrogativi sulla vicenda di Ruby- Karima, la diciassettenne marocchina che sarebbe stata presente in almeno un festino nella villa di Arcore del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Visto che l’ipotesi di reato su cui indaga la Procura di Milano è quella di favoreggiamento della prostituzione è fatale che al centro della vicenda ci siano i soldi. Chi ha pagato, chi ha ricevuto e soprattutto quanto. Stamattina, parlando con Il Fatto, il primo quotidiano a lanciarsi sulla notizia, Ruby dà una ricostruzione completamente diversa della faccenda. Una ricostruzione “romantica” a cominciare dalla data dell’unico incontro ad Arcore, avvenuto, secondo la minorenne, il 14 febbraio: “Silvio è stato gentilissimo. Eravamo soltanto noi tre, Silvio la mia amica ed io. Abbiamo mangiato nella villa del premier, abbiamo ascoltato musica e poi, verso le 23:30 siamo andati a dormire”.
Niente bunga bunga, insomma. Quanto a soldi e regali, Ruby spiega: “Parlano di 130.000 euro? Tutte bugie. Silvio mi ha dato solo 7000 euro e una collana di Damiani”. Poi l’aggiunta che fa del premier una sorta di buon samaritano: “Non ha chiesto nulla in cambio e non ha avuto niente, lo ha fatto solo per aiutarmi”. Coerente: è lo stesso motivo per cui il premier afferma di aver chiamato la questura di Milano. Telefonata della quale Ruby spiega di non sapere se sia stato o meno il premier a farla salvo poi dire: “Ad aspettarmi c’era quella ragazza, Nicole, che non conoscevo. Subito dopo abbiamo chiamato Silvio. Era molto arrabbiato, mi ha anche sgridato, mi ha detto che gli avevo mentito dicendo che ero maggiorenne”.
Nel “Ruby bis”, insomma, Berlusconi sembra trasformarsi in una sorta di papà severo ed affettuoso. La minorenne, poi, si sforza di scagionare anche Lele Mora ed Emilio Fede: “Non è stato Mora a venirmi a cercare. Non è stato neanche Emilio Fede. Sono stata io, arrivata a Milano, a rivolgermi alla società di Mora e ho mentito, dicendo che avevo 24 anni”.
Nella ritrattazione parziale della giovane, però, ci sono una serie di cose che non tornano. A cominciare dallo stesso Fede, che, sostenendo di non aver nulla a che fare con la vicenda ammette di averla vista “un paio di volte” a casa Berlusconi. Il quotidiano Il Corriere della Sera, sempre oggi, in un pezzo firmato da Luigi Ferrarella, parla di “almeno tre circostanze sicure”, ovvero di un minimo di tre presenze documentate di Ruby ad Arcore. L’altro dato certo, secondo il quotidiano, è che Ruby ha ricevuto soldi. Si parla, ma non c’è la certezza assoluta, di circa 5000 euro ad incontro, usciti, secondo Ferrarella, “dalla “cassa” familiare di Berlusconi storicamente amministrata da un uomo di fiducia: Giuseppe Spinelli, anni fa con lui indagato e uscito dai processi su Medusa film e sulla villa di Macherio, e già tra gli amministratori della holding Dolcedrago e dell’immobiliare Idra (intestataria della villa di Arcore)”.
Sempre sui regali di Berlusconi, i conti che fa il quotidiano la Repubblica, verbali della Procura alla mano, sono molto diversi. Cominciando dall’Audi R8 (prezzo di listino tra i 111 e i 164 mila euro a seconda degli accessori) che il premier avrebbe regalato alla Ruby. I riscontri, spiega Piero Colaprico, sono sia nel primo interrogatorio di Ruby (“E nel verbale lei racconta che, nella seconda serata dell’invito ad Arcore, avviene questa scena. Arriviamo, io ed Emilio Fede, poi Silvio – dice – mi trattiene e nel giardino della villa mi mostra l’Audi e dice che è per me”), sia nelle confidenze che la ragazza fa alle sue coetanee della comunità di Sant’Ilario a Genova: “Voi non lo sapete, ma Berlusconi mi ha regalato anche un’Audi R 8”.