Dagli orologi e le t-shirt ai costumi sexy: il ‘bunga bunga’ diventa un brand

Ruby

ROMA – Ci sono le t-shirt, gli orologi, i quadri, poi i costumini sexy, tutti con la stessa dicitura ‘bunga bunga’: ormai è diventato un brand che impazza in rete, una moda, di quelle che rendono oro tutto ciò che porta questo marchio. Sulla scia dell’inchiesta sui festini ad Arcore, su Ruby e Silvio Berlusconi, su internet è tutto un pullulare di riferimenti al ‘bunga bunga’. Tanto che si può parlare della nascita di un vero e proprio brand.

Basta farsi un giro su eBay, il maggior sito mondiale di aste on line. Si trova di tutto, dai giochi da tavolo alle riviste, venduti e resi più “accattivanti” dalla dicitura ‘bunga bunga’. Decine le T-shirt con la faccia del presidente del Consiglio: “Let’s Bunga-bunga”, “Italy’s Bunga time”. A quindici euro si può acquistare “Il gioco del bunga-bunga”, una specie di Monopoli “dove vinci solo se Ruby”. Poi c’è la compilation “Dance Club for a Bunga Bunga Party”, un Cd a 13,90 euro edito dalla Emi. C’è l’orologio da parete “bunga bunga time”, costo 15 euro. Poi ci sono gli accessori per le seratine hot, come i costumi “sexy cameriera” o “sexy soldatessa”, “poliziotta” (come quello indossato da Barbara Guerra nelle foto ritrovate nel suo pc dalla polizia), ecc, tutti preceduti negli annunci dall’immancabile prefisso “Bunga”.

Una delle inserzioni più fantasiose, come sottolinea ‘La Repubblica’, è però l’asta “Bunga” per un vecchio numero di Blitz, settimanale soft-porno in voga negli anni Ottanta. Nel numero di dicembre 1988 in copertina c’è una giovanissima Eva Grimaldi desnuda accanto a una foto di Silvio Berlusconi cinquantenne. “Il successo lo devo a lui! Quella sera che Silvio m’invitò a casa sua”.

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