Buona Scuola, Massimiliano Fedriga (Lega): “Controriforma gender che colpisce bambini”

Buona Scuola, Massimiliano Fedriga (Lega): "Controriforma gender che colpisce bambini"
La protesta Lega in Aula

ROMA – La Buona Scuola del governo Renzi è legge con 277 sì e 173 no. Non sono ovviamente mancate le polemiche. Durante le dichiarazioni di voto, i deputati Lega hanno esposto dei cartelli “giù le mani dai bambini”, per protestare contro la norma sull’educazione di genere. Ma cosa è successo di preciso? IntelligoNews lo ha chiesto al diretto interessato, Massimiliano Fedriga, capogruppo della Lega alla Camera.

“Noi abbiamo semplicemente esposto dei cartelli contro la teoria del gender, presente in questo disegno di legge. Per noi è subdolo e colpevole andare a colpire i soggetti più deboli, che sono i bambini, per di più affidati alle scuole. Noi abbiamo esposto dei cartelli per protesta, la presidenza ha interrotto il nostro intervento, quello dell’onorevole Borghesi, cosa mai fatta in precedenza. Io mi sono lamentato perché di solito si fanno togliere i cartelli e basta, e quindi son stato espulso perché penso che venga interpretato il regolamento in due modi diversi”.

Non è una riforma della scuola, ma una controriforma dove non viene riconosciuto il principio della meritocrazia. Al centro non ci sono gli studenti, ma semplicemente viene scelta la strada del reclutamento, per esempio, che per me è ingiusto e non valuta il lavoro di chi da anni è nella scuola. Ma a preoccuparmi ancora di più è che con la scusa della parità tra i sessi verrà inserita la teoria gender. A Trieste questo l’abbiamo sperimentato con il Gioco del rispetto, che aveva deciso di vestire i bambini da principesse, e le bambine da cavalieri e dove venivano mostrate le figure di papà e mamma come identiche. Questa riforma vuol aiutare l’annullamento della natura”.

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