Busta espolsiva, le condanne di Fini e Schifani. Gasparri: “Di Pietro frequenta criminali”

Maurizio Gasparri

Dopo la busta esplosiva indirizzata alla Lega e quella col proiettile indirizzata al premier Berlusconi, il Presidente del Senato Renato Schifani ha telefonato personalmente al Ministro dell’Interno Roberto Maroni, per ribadirgli la sua «piena fiducia e il suo profondo sostegno nell’azione che il ministro Maroni quotidianamente pone in essere nel contrasto ad ogni forma di criminalità».

Il Presidente del Senato ha espresso profonda preoccupazione per i fatti gravissimi e intimidatori avvenuti a Milano. «Atti di questo tipo – precisa il Presidente Schifani – sono inaccettabili e vanno respinti con assoluta fermezza. Auspico il ritorno ad un clima costruttivo tra le varie coalizioni – conclude il Presidente del Senato – a partire dalla condanna unanime di questi inquietanti episodi di violenza avvenuti alla vigilia di un appuntamento elettorale».

Anche il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha espresso la condanna più ferma contro gli episodi di violenza che si sono verificati a Milano. Per Fini «queste azioni puntano a creare un clima di odio e di intolleranza alla vigilia di un importante appuntamento elettorale per il Paese. Formulo l’auspicio affinché tutte le forze politiche respingano con forza e intransigenza ogni tentativo volto a turbare la vita democratica e la dialettica politica».

Tra gli esponenti di partito, c’è stato un duro botta e risposta tra Gasparri e Di Pietro. Il Presidente dei senatori del PdL ha dichiarato: «Quando vuole Di Pietro si potrà confrontare in Parlamento sulle continue minacce che riceviamo da gente aizzata anche dalle sue parole di odio. Ma lo sfidiamo al pubblico confronto sulle sue reiterate frequentazioni con criminali di ogni parte del mondo. Non sopporta la vergogna delle tante immagini che dimostrano la sua inquieta superficialità».

Alle accuse di Gasparri, il leader dell’Idv Antonio Di pietro ha risposto: «Dell’infamia detta, Gasparri risponderà nelle sedi opportune perché è assurdo accusare me di essere il mandante di un gesto grave e vile».

«È un tentativo di intimidire l’opposizione -continua Di Pietro – ma è anche una grave diffamazione, della quale Gasparri dovrà rendere conto alla giustizia. Faccio presente che anch’io ricevo periodicamente minacce di tutti i tipi, come regolarmente potrà essere certificato dalle varie stazioni dei carabinieri presso le quali ho sempre sporto denuncia decine di volte».

«Ma mai ho accusato Gasparri o i suoi amici – conclude Di Pietro – e non mi permetterei mai di farlo. Il Pdl continua ad insultare e denigrare tutti i giorni l’Italia dei Valori perché denuncia con fermezza le politiche inadeguate e ad personam portate avanti da Berlusconi e perché in Parlamento porta avanti un’opposizione che non fa sconti a nessuno».

«Certamente condanniamo con fermezza le minacce nei confronti della maggioranza – conclude Di Pietro. La violenza va sempre respinta senza alcuna esitazione. Ci auguriamo che anche le altre forze politiche facciano altrettanto quando queste minacce vengono indirizzate nei nostri confronti.  Visto che, in passato, per episodi analoghi che hanno colpito l’Italia dei Valori, non abbiamo ricevuto alcuna solidarietà».

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