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Caccia, 8 italiani su 10 d’accordo per vietare l’accesso dei cacciatori ai terreni privati

di Elisa D'Alto |30 Ottobre 2010 19:47

Michela Vittoria Brambilla

La stragrande maggioranza degli italiani sarebbe d’accordo con la proposta di vietare l’accesso dei cacciatori ai terreni privati per l’esercizio dell’attività venatoria. E’ questa, infatti, l’opinione dell’80 per cento del campione, rappresentativo dell’intera popolazione, interpellato da Ipsos in un sondaggio condotto per conto del Ministero del Turismo.

Solo il 18 per cento degli intervistati si dichiara contrario. Su questa materia il ”Comitato per la creazione di un’Italia Animal Friendly”, istituito presso il Ministero del Turismo, ha avviato una seria valutazione in merito ad una proposta legislativa di riforma dell’art.842 del Codice civile, che possa correggere questa anomalia tutta italiana ed allo stesso tempo aumentare le misure di sicurezza per cittadini e turisti, rispondendo così alle richieste pervenute al Ministero da moltissimi italiani.

“Il risultato del sondaggio Ipsos conferma che certe battaglie sono condivise dalla stragrande maggioranza degli italiani, come ha avuto modo di sottolineare, nella lettera alle associazioni animaliste resa pubblica ieri, lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”. E’ quanto osserva il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, in una nota. ”In particolare difendere la natura e la biodiversità vuol dire tutelare un patrimonio dal valore inestimabile, che il mondo ci ha regalato in milioni e milioni di anni e di cui tutti noi dobbiamo essere custodi. Ecco perché il presidente del Consiglio ha voluto ringraziare, per l’importante lavoro che svolgono, le associazioni Enpa, Lipu, Animalisti italiani, Fare verde, Lav e Lega del Cane e allo stesso tempo ha inteso riaffermare l’impegno del governo per una maggiore tutela del patrimonio naturalistico”, conclude la nota.

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