Cacciari: “Non si fa opposizione parlando solo di veline e escort”

Pubblicato il 7 Ottobre 2009 - 10:04 OLTRE 6 MESI FA

Massimo Cacciari

«È come assistere a beghe di famiglia, interne, che non contano e non interessano nessuno. Mentre Berlusconi è oggettivamente alla fine, in grande difficoltà e ci sono problemi evidenti nel governo»: è duro il giudizio sull’opposizione del sindaco di Venezia Massimo Cacciari.

Intervistato dal quotidiano Il Riformista,  il filosofo si è detto «molto demoralizzato» per come il Pd sta andando al congresso: «Tre mesi per annegarsi nel proprio bicchier d’acqua. Non capisco perché la gente dovrebbe sentire l’esigenza di andare a esprimersi».

Cacciari è diretto: «Ho deciso di non scegliere l’albero al quale impiccarmi. Bersani, che ha il quadro organizzativo  meglio strutturato, quello post-comunista, ha limiti nel rilancio di un’idea innovativa. Franceschini – aggiunge – ci ha provato, ma non è stato all’altezza».

Il punto, denuncia il democratico, è che «manca un dibattito interno vero» sui problemi concreti del paese: «L’opposizione – osserva Cacciari – è stata delegata alla Chiesa, a Fini e alle campagne mediatiche sul sex-gate. Ma non si può contrastare il premier solo con le 10 domande di Repubblica: il Pd si è fatto trascinare dalle polemiche. E il premier non si fa cadere parlando, dalla mattina alla sera, di veline ed escort».

Insomma, «la battaglia politica al governo – ammonisce il sindaco di Venezia – si deve fare su altre questioni». Quanto al lodo Alfano, la sentenza della Consulta «potrebbe determinare una catastrofe, si aprirebbe una situazione veramente delicata nel Paese – prevede Cacciari – con Berlusconi che difficilmente potrebbe andare avanti facendo finta di nulla».

A suo giudizio, peraltro, Napolitano contrasterà il voto anticipato: «Cercherà di trovare una nuova maggioranza parlamentare». Ma non necessariamente di centrodestra: «C’è sempre l’Udc e altre forze centriste. Il Pd – puntualizza Cacciari – potrebbe riaggregare il tutto, sempre se si mette a discutere di programmi abbandonando le beghe interne».