Cadaveri senza nome, un database italiano per scoprirne l'identità

ROMA, 23 GIU – Dovrebbe essere attivato a breve il database italiano per il confronto fra i dati di persone scomparse e cadaveri sconosciuti. Se ne e' discusso durante le le Giornate Medico Legali, il piu' importante convegno sul tema in Italia, che si e' appena concluso a Roma.

"Sorprendentemente – ha sottolineato Cristina Cattaneo del Dipartimento di Morfologia Umana e Scienze Biomediche dell'Università degli Studi di Milano – ancora nel ventunesimo secolo pochissimi Paesi possiedono un database per il confronto dei dati su base nazionale delle persone scomparse e dei cadaveri sconosciuti".

Ogni anno nel nostro paese scompaiono circa 24 mila persone, mentre vengono ritrovati circa mille cadaveri sconosciuti. La proposta di legge che istituisce il database dovrebbe essere presto approvata in via definitiva dal Senato. In pratica, la banca dati Ri.Sc. (Ricerca Persone Scomparse), ora in fase di collauso, è stata creata nel 2010 con moduli digitali per la raccolta di dati ante mortem da parte di Polizia e Carabinieri per quanto riguarda le persone scomparse, e di dati post mortem rilevati dai medici legali sui resti umani. Entrambi i moduli contengono informazioni riguardanti il sesso, l'età, gli indumenti, i connotati e contrassegni, i dati clinici, dentari ed eventualmente genetici.

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