Calderoli va al Quirinale e Berlusconi sbotta: “Ma chi gliel’ha detto?”

«Ma come gli è venuto in mente a Calderoli di andare al Quirinale?». E’ un Berlusconi decisamente irritato quello che a Palazzo Grazioli commenta la visita del ministro per la Semplificazione Robeto Calderoli al quirinale per illustrare a Napolitano il piano delle riforme. Una mossa che sembrava concordata e della quale il premier era assolutamente all’oscuro.

E che qualcosa non sia andato nel verso giusto lo si coglie in una «precisazione» del Quirinale nel tardo pomeriggio, quando la presidenza della Repubblica fa sapere che Calderoli si è limitato a consegnare «una prima bozza di lavoro». Una sottile presa di distanza, forse dovuta anche alle perplessità che arrivano da Palazzo Chigi. Perché secondo la linea espressa da Berlusconi i dettagli sono ancora da definire e «quando sarà il momento è mio il compito di illustrare al capo dello Stato» le riforme.

Durante la riunione dell’ufficio di presidenza Berlusconi ha parole d’elogio proprio per Napolitano, visto che dopo la controfirma sul legittimo impedimento «avremo tre anni per governare in modo sereno». La partenza sprint di Calderoli, dunque, non piace affatto al premier, anche perché arriva dopo il dibattito sulla presunta cabina di regia per le riforme che nella testa di Berlusconi non può che non esistere.

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