Camera dei Deputati, per la prima volta dal 1960 taglia spese: 50 mln in meno

Camera dei Deputati (foto Ansa)
Camera dei Deputati (foto Ansa)

ROMA – Per la prima volta dopo 53 anni la Camera dei Deputati chiede meno soldi allo Stato. Cinquanta milioni tondi in meno rispetto al 2012, forse non tantissimi ma comunque almeno un segnale di inversione di tendenza per un dato, quello della dotazione, che dal 1960 a oggi era sempre inesorabilmente cresicuto.

A dare la notizia è l’agenzia Public Policy che spiega:

 La dotazione della Camera diminuisce per la prima volta dal 1960: nel 2013 le risorse chieste al bilancio dello Stato passano da 993 a 943 milioni di euro con una riduzione di 50 milioni rispetto al 2012. Una riduzione che si intende mantenere fino al 2016, per un totale risparmio di 200 milioni di euro in quattro anni. Lo si legge nel bilancio di previsione della Camera per il 2013, pubblicato oggi (giovedì 24 ottobre, ndr) e che l’Aula della Camera dovrà approvare la prossima settimana.

La previsione del bilancio 2013, spiegano dalla Camera, viene approvato solo in ottobre perché si sono voluti inserire in bilancio gli effetti virtuosi dei provvedimenti di taglio presi quest’anno dall’ufficio di presidenza di Montecitorio. Nel bilancio si legge che diminuisce per la prima volta dal 1960 l’ammontare delle risorse che la Camera chiede al bilancio dello Stato, di 50 milioni rispetto al 2012, con una diminuzione della spesa rispetto al 2012 del 3,01% e con un personale di Montecitorio ridotto di un quarto in un decennio, e un attività parlamentare incrementata.

Per quanto riguarda i minori soldi chiesti dalla Camera per il 2013 allo Stato (meno 50 milioni di euro), l’ufficio di presidenza di Montecitorio ha deciso di mantenere questo “risparmio” non solo per il prossimo biennio ma fino al 2016. A queste minori entrate, si legge, si fa fronte con una riduzione della spesa di funzionamento pari a 32,7 milioni di euro e l’utilizzo di risorse derivanti da risparmi effettuati negli anni precedenti (pari a 17,3 milioni di euro”.

Per quanto riguarda la spesa, spiegano da Montecitorio a Public Policy , la previsione è che venga ridotta ulteriormente nel 2014 per poi rimanere stabile nel 2015.

Leggendo i dati del bilancio 2013, si nota che la dotazione ammonta a 943 milioni di euro, ma a fronte di una spesa pari a un miliardo e 54 milioni. Un centinaio di milioni di deficit strutturale ai quali la Camera fa fronte con gli avanzi degli esercizi precedenti. Guardando le spese della Camera per il 2013, si nota che sale la spesa per il trattamento previdenziale dei deputati (+ 2,220 milioni di euro), dovuto soprattutto al cambio di legislatura, ma è una spesa comunque minore degli anni precedenti. Per quanto riguarda le spese per dipendenti ed ex dipendenti, aumentano pensioni e oneri accessori.

Per quanto riguarda le pensioni, il dato è dovuto anche al fatto che dal 2007 c’è il blocco del turnover quindi diminuisce la spesa per dipendenti ma aumenta quella per le pensioni. Dal bilancio si evince anche che la spesa per i gruppi è salita dal 2008 al 2011 e nel 2013 invece c’è stato un taglio di quasi 10%, che vale a regime 3 milioni di euro a partire dal 2014 (questo anno vale 2,8 milioni di euro).

Sul bilancio della Camera del 2013 la spesa che incide di più, per il 34,60%, è quella previdenziale. Lo si legge dal prospetto del bilancio di previsione 2013, che l’Aula dovrà approvare dalla prossima settimana. Tra le voci di spesa, quelle che incidono di più sono il personale (25,66% del totale, con una spesa di 270,740 milioni di euro), gli ex dipendenti pensionati (21,51% con una spesa di 226,940 milioni di euro), e gli ex deputati (13,17% del totale con una spesa di 138,900 milioni di euro. A fronte di un risparmio di 50 milioni di euro rispetto alla dotazione del 2012 (vedi Public Policy “CAMERA, IN 2013 DOTAZIONE…”, delle 14,18) le spese che comunque sono aumentate sono quelle per: il trattamento previdenziale dei deputati (+ 2,220 milioni di euro), gli oneri accessori per i dipendenti (+ 155 mila euro), le pensioni dei dipendenti (+8,165 milioni di euro), i servizi di comunicazione e informazione della Camera (+325 mila euro), il potenziamento di informazione e documentazione (+451 mila euro), le forniture di acqua, gas ed elettricità (+1,455 milioni di euro), spese di funzionamento (+3,234 milioni di euro), attrezzature e beni informatici (+1,270 euro)

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