ROMA – Anna Maria Cancellieri in Parlamento sul caso Ligresti dirà di aver sempre agito così, di essersi sempre spesa per casi simili a quello di Giulia Ligresti. “Ho fatto lo stesso in tutti gli altri casi analoghi che mi sono stati segnalati”, va ripetendo.
“C’era il rischio concreto che Giulia Ligresti potesse suicidarsi, verificare la situazione era doveroso”, continua a dire e dirà nelle Aule di Senato e Camera.
I “precedenti” che la Cancellieri porterà in Parlamento li elenca La Stampa:
C’è il caso di Saverio Fanfulla da Bari, incarcerato nonostante la sclerosi multipla. La lettera scritta a mano da Nicolai Cioran, un cittadino romeno di 28 anni, «ristretto nella casa circondariale di Ancona e profondamente sofferente». C’è l’accorata preghiera del detenuto in Germania Angelo Ciceri, che lamenta condizioni fisiche drammatiche. Storie così. Sei casi solo ad agosto. Sei casi che per il ministro Anna Maria Cancellieri dimostrano la sua assoluta buona fede.
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