ROMA, 19 NOV – Se il premier Enrico Letta non ci mette la faccia per difendere il suo ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, si andrà al voto di sfiducia in Parlamento: questo il pensiero del candidato segretario pd Matteo Renzi, che ha aggiunto che “fossi in Letta non lo farei”, ovvero non metterebbe la faccia per difendere la Cancellieri.
Intanto gli atti del caso Cancellieri sono stati trasferiti a Roma, dove la procura ha aperto un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato. Al momento il ministro non è indagato né a Roma né a Torino, dove invece i magistrati stanno pensando di aprire un’inchiesta sulla fuga di notizie.
“La mia posizione è chiara: fossi nella Cancellieri mi sarei dimesso. Se il premier decide di metterci la faccia lui lo dica al gruppo Pd per me sarebbe un errore” ha detto Renzi nella sua diretta su twitter.
“Oggi il gruppo si riunisce e penso dovrà discutere nel merito, allora le cose sono due: o il segretario e il presidente del Consiglio vanno al gruppo e dicono poniamo una questione di fiducia, e in questo caso lo può fare solo il premier e fossi in lui non lo farei, e dice io metto la faccia, o il Pd deve votare e a quel punto i singoli parlamentari diranno io la penso cosi ecc”.
“Non possiamo pensare che questa sia una vicenda nella quale il Pd rimane alla finestra immolato sull’altare del politically correct“, dice Renzi . “Se poi – ha aggiunto – il Presidente del Consiglio ritiene di metterci la faccia sia lui a dirlo, noi tutto siamo meno che contro di lui ma fossi in lui non lo farei“.
Renzi si è espresso anche su altre questioni.
SINISTRA. ”Per me sinistra è libertà, uguaglianza ma non egualitarismo, pari opportunità e talento”. Così Renzi risponde a uno che gli chiede perchè c’è chi non lo ritiene di sinistra.
LEGGE ELETTORALE. Sulla legge elettorale bisogna incalzare il centrodestra e dire “caro centrodestra: sei favorevole o no alle larghe intese? Perchè al Senato pare che le larghe intese le abbiano fatte Berlusconi e Grillo” con il voto sul doppio turno nel quale M5s si è astenuto ma “al Senato vale voto contrario”; “hanno fatto sostanzialmente le larghe intese per tenere il Porcellum.
“Il Porcellum non è il male assoluto, peggio c’è solo il proporzionale puro ma è molto meglio il mattarellum almeno vedi in faccia i parlamentari perchè con queste liste elettorali possono mettere dentro di tutto”.
“Male che vada spostarla alla Camera può essere una buona soluzione”. Ha detto Renzi nella sua diretta su twitter parlando di legge elettorale e dello sciopero della fame di Roberto Giachetti sull’argomento evidenziando che la sua azione non violenta è “contro la latitanza dei partiti” su questo fronte.
COINVOLGERE IL PARTITO NELLE DECISIONI. “Coinvolgere iscritti e circoli nelle scelte? Sì. Altrimenti a che serve organizzare circoli, raccogliere e-mail, ad esempio le larghe intese l’avrei proposto ai circoli”. Renzi spiega che la sua proposta sul lavoro se diventasse segretario verrebbe proposta ai circoli premettendo che “non è che siccome la metto in discussione e il circolo di Rignano sull’Arno non la vuole si blocca: c’è il coinvolgimento e poi il gruppo dirigente si assume la responsabilità di fare leggi”. Renzi ha spiegato che invece “se ci sono referendum” l’idea è che si tratti di una indicazione più “vincolante”.