ROMA – “Non ho mai sollecitato la scarcerazione di Giulia Ligresti” e “in nessun modo la mia carriera è stata influenzata dalla mia conoscenza con i Ligresti”. Se “non c’è fiducia del Parlamento” e “stima istituzionale non esiterò a fare un passo indietro”: così il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri si difende in Senato dalle accuse di indebite intromissioni nel caso Fonsai rivoltegli dopo la pubblicazione della sua telefonata con Gabriella Fragni, moglie di Salvatore Ligresti.
“Non ho mai sollecitato nei confronti di organi competenti la scarcerazione di Giulia Ligresti e non ho mai indotto altri ad agire in tal senso. La scarcerazione di Giulia Ligresti non è avvenuta a seguito o per effetto di una mia ingerenza, ma per indipendente decisione della magistratura torinese”.
“Tutte le risultanze contenute nel fascicolo giudiziario di Giulia Ligresti testimoniano in modo univoco e incontrovertibile” che la scarcerazione della donna è avvenuta senza ingerenze. Lo ha ricordato la Cancellieri citando quanto più volte affermato dal procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli.
“Nei miei comportamenti non ho mai assunto alcuna iniziativa, se non raggiunta da informazioni sulle aggravate condizioni di salute” di Giulia Ligresti ed “ho sempre agito senza mai derogare dai miei doveri di ministro”.
“Sono stata e sono amica di Antonino Ligresti, dai tempi della mia lunga permanenza a Milano. “: ma “in nessun modo la mia carriera è stata influenzata da questo o da altri rapporti personali. Sono una persona libera da debiti di riconoscenza”. Il ministro ha poi spiegato che il medico del carcere di Vercelli il 12 agosto aveva segnalato la gravità del caso di Giulia Ligresti e il 14 lo segnalò alla procura. “Le mie segnalazioni, invece, sono del 19, cinque giorni dopo”.
“Mai, dico mai, mi sono occupata” della vicenda di Jonella Ligresti. “Dalle verifiche effettuate con il Dap è emersa l’assoluta linearità delle procedure seguite per Jonella Ligresti”.
“E’ vero non tutti i detenuti hanno possibilità di avere diretto contatto” con il ministro della giustizia e “nessuno più di me avverte questa disparità di condizioni”, ha detto la Cancellieri riferendosi ai suoi contatti con i familiari di Giulia Ligresti. “È difficile essere vicina a tutti”.
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