Cancro, Fazio: "Anziani discriminati nelle cure"

ROMA – I malati oncologici ultrasessantenni sono discriminati nelle cure rispetto a quelli piu' giovani.

A questa conclusione arriva il ministro Fazio che ha risposto ad un'interrogazione dei deputati radicali. Il ministro della Salute ricorda che ''l'80 per cento delle morti per tumore vengono osservate in pazienti che hanno piu' di 60 anni; in ogni caso la sopravvivenza ai tumori in questa fascia di eta' e' significativamente inferiore''.

Il titolare della Sanita' attribuisce questo dato all'esistenza anche di altre patologie ''senili'', ma ammette che ''l'accesso delle persone anziane alle terapie oncologiche, specie quelle piu' innovative, e' ancora limitato''. Per Fazio questo non e' accettabile anche perche' ''gli anziani malati di tumore hanno comunque un'aspettativa di vita di 10-15 anni''.

''L'aspetto forse piu' critico di tutta la vicenda – scrive Fazio – e' la sperimentazione clinica di nuovi farmaci, tra i quali anche quelli a 'bersaglio molecolare' o 'intelligenti'. La popolazione anziana non e' adeguatamente rappresentata negli studi e l'eta' avanzata costituisce di per se' un criterio di espulsione dall'arruolamento''.

In conclusione, per Fazio ''un maggiore accesso degli anziani alle terapie oncologiche piu' innovative ed efficaci costituisce una priorita'. A questo scopo e' indispensabile dar vita a sperimentazioni cliniche che siano disegnate esclusivamente per i pazienti anziani''.

Gestione cookie