Candida Morvillo, direttore responsabile del settimanale Novella 2000, non ha dubbi: ”Che si chiami Rachele o Lucia non cambia niente. Questa escort di Reggio Emilia credo proprio che Gianfranco Fini non lo abbia mai neppure visto, cerca solo pubblicità. Forse qualcuno l’ha istruita a dovere, ma lei cerca solo di farsi pubblicità. Per diventare famosa. Ormai vedo che sono molte le donne di tutti i tipi che mi propongono le storie più incredibili e imbarazzanti per ministri e politici vari purché bene in vista”.
Novella 2000 è la testata patinata nota anche come la madre di tutti i giornali di gossip fin da quando si chiamava solo Novella, senza il 2000 e le parole di Morvillo spengono la miccia della bomba o bombetta piazzata a mo’ di botto di fine anno sotto lo scranno più alto della Camera, ma fanno capire che di micce accese ce n’è per tutti.
Direttore, prima o poi una bomba esploderà davvero? E cosa spinge tante donne a volerle raccontare le loro imprese ribalde con ministri e politici di grosso calibro?
Cominciamo dalla seconda domanda. Di donne, e non solo escort, pronte a vuotare il sacco sui loro affari di sesso soprattutto con ministri ne ricevo a iosa, si può dire che fuori del mio ufficio c’è la fila. Quando chiedo loro perché lo fanno, la risposta è sempre la stessa: “Perché voglio diventare famosa”.
Beh, ma non è una bella fama…
I tempi della “dama bianca”, finita nei guai anche giudiziari perché era l’amante di Fausto Coppi, sono finiti da un bel pezzo. Oggi queste donne vogliono diventare famose per fare quattrini e tentare di avere un lavoro ben retribuito. C’è chi vuole partecipare al Grande Fratello e chi vuole diventare Velina o Letteronza o Meteorina, chi vuole diventare modella e chi attrice, più della tv che del cinema. Senza contare che dare interviste di un certo genere e su certi personaggi può essere molto remunerativo. Si tratta di donne quanto meno disinvolte, che dell’essere famose hanno un’idea magari tutta loro, ma in ogni caso piovuta non da Marte né nata in qualche bassofondo, bensì partorita alla luce del sole dai tempi in cui viviamo. Per essere più precisi, è il frutto dell’incredibile combinato disposto della politica e dello spettacolo, che dà pubblico esempio della mollezza di costumi e delle morale, oltre che spesso anche del malcostume in tutti i sensi.
Un attimo di fiato e poi prosegue…
E qui c’è la risposta alla prima domanda: forse qualche bomba a carattere sessuale esploderà, ma non lascerà sul terreno né morti né feriti. La gente si è assuefatta a tutto. Anzi, quando si tratta di storie o storiacce di sesso ci si dà di gomito e si fa pure l’occhiolino. Voglio dire: siamo partiti dal botto di Veronica Lario che denunciava pubblicamente le frequentazioni di minorenni da parte di suo marito, che non è propriamente un tizio qualunque, bensì il capo del governo, e siamo arrivati al bunga bunga, sempre dello stesso capo del governo. E che è successo? Niente. Per una storia di sesso negli Stati Uniti, il Paese più ricco e potente del mondo, il più carico di responsabilità planetarie, è finito sotto impeachment il presidente in persona, Bill Clinton, che ha rischiato di essere cacciato dalla Casa Bianca. Da noi non è successo nulla, eppure non si è trattato di una sola avventura come invece nel caso di Clinton, ma di una intera serie di episodi. Devo stare a ricordare le escort gentilmente offerte da “Giampi” Tarantini? In realtà Clinton finì sotto impeachment perché, sotto giuramento, negò la storia con Monica Lewinsky nel corso di un’altra inchiesta su di lui per una vicenda torbida e mai chiarita che comprese anche un misterioso suicidio.
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