Copasir, D’Alema ai giudici: indagate su Bocchino pedinato dai servizi segreti

Pubblicato il 12 Ottobre 2010 - 14:23 OLTRE 6 MESI FA

Massimo D'Alema

Italo Bocchino sarebbe stato pedinato dai servizi segreti: una notizia venuta fuori e che invece non doveva trapelare. Per questo il presidente del Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), Massimo D’Alema, ha presentato un esposto contro ignoti alla magistratura, proprio in seguito alla fuga di notizie relativa al presunto pedinamento. Lo hanno riferito i componenti del Pdl del Copasir Gaetano Quagliariello e Fabrizio Cicchitto.

La procura di Roma ha successivamente aperto un fascicolo per rivelazione di segreto d’ufficio.

“D’Alema – ha spiegato Quagliariello – ha fatto riferimento a materiale secretato e ci ha detto di aver mandato all’autorità giudiziaria un esposto per una fuga di notizie”. ”Noi – hanno aggiunto i due Parlamentari – siamo preoccupati per una sovraesposizione del Copasir che potrebbe nuocere all’organismo”.

Cicchitto e Quagliariello hanno incontrato oggi D’Alema in merito alle questioni legate alla composizione del Copasir per chiedere un riequilibrio in relazione all’attuale compagine di gruppi parlamentari a seguito dell’avvento di Futuro e Libertà.

”A breve, tra oggi e domani, incontreremo i presidenti della Camera e del Senato, Fini e Schifani”, hanno annunciato Cicchitto e Quagliariello. ”La legge – hanno spiegato – prevede una proporzionalità che ora non c’è e che va rispettata”.

Secondo Massimo D’Alema, ”il Copasir può e deve continuare la propria attività con piena legittimità a prescindere dalle polemiche politiche e dalle valutazioni che spettano ai presidenti delle Camere”.