Capotosti: "Dimissioni sono obbligo politico, non giuridico"

ROMA, 12 OTT – ''Ho molte perplessita' che il governo abbia un obbligo giuridico di dimettersi'', ma ''penso che abbia un obbligo politico a farlo. Non e' corretto che faccia finta di niente''. Lo dice al Corriere della Sera Piero Alberto Capotosti, presidente emerito della Corte costituzionale ed ex vicepresidente del Csm.

''L'obbligo giuridico – spiega – nasce solo in base all'articolo 94 della Costituzione, cioe' quando il governo e' battuto a seguito di un voto di fiducia''.

Tuttavia, aggiunge il costituzionalista, ''la situazione e' lo stesso molto grave, perche' il governo e' stato battuto sul Rendiconto consuntivo dello Stato. E mentre la Costituzione stabilisce che, se non viene approvato il bilancio preventivo, si procede con l'esercizio provvisorio, nulla viene detto sulla non approvazione del Rendiconto, forse perche' e' un fatto veramente epocale… Insomma e' un problema grosso''.

''Mi sembra di ricordare che negli anni Settanta – prosegue -, Aldo Moro si dimise da presidente del Consiglio perche' era stata bocciata una singola tabella di spesa del ministero della Pubblica istruzione''.

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