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Carabinieri-Forestale, la Difesa vuole cancellare l’accorpamento?

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Carabinieri-Forestale, la Difesa vuole cancellare l’accorpamento?

ROMA – Si continua a parlare dell’accorpamento tra Forestale e Arma dei Carabinieri. Un provvedimento sul quale pende il giudizio di incostituzionalità, con la Corte Costituzionale che il prossimo anno si pronuncerà in merito alla questione sollevata dal Tar dell’Abruzzo, secondo cui il passaggio da Forestale a Carabinieri, quindi da un corpo di ordinamento civile a uno militare, potrebbe aver comportato una violazione del principio di autodeterminazione tutelato dall’articolo 2 della Costituzione.

La sentenza della Consulta arriverà solamente nei prossimi mesi, ma nel frattempo sembra che dal Ministero della Difesa stiano già pensando ad una soluzione per ripristinare la precedente divisione, con la Forestale che tornerebbe al proprio posto.

A parlare di questa possibilità è stato Angelo Tofalo, sottosegretario alla Difesa, il quale rispondendo all’interrogazione del deputato di Forza Italia, Alessandro Battilocchio, ha fatto luce su quello che potrebbe essere il futuro del Corpo Forestale.

“E’ stato un clamoroso, inefficiente, esoso fiasco al quale il Governo deve porre rimedio – spiega Battilocchio – in molte dichiarazioni pubbliche vari Ministri, da Centinaio alla Bongiorno, da Fraccaro allo stesso Salvini, hanno espresso giudizi severi sui risultati della Riforma. Ma non sono seguiti finora atti conseguenti nel trovare soluzioni che pure erano state promesse. Con la riforma in questione non vi sono stati risparmi, si è appesantito il meccanismo decisionale – con conseguenze a volte drammatiche come nel caso della gestione delle campagne antincendi – si è lesa la professionalità del Corpo smembrato tra Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco o pubblica amministrazione, con evidenti disagi gestionali che hanno inciso su operatività e servizio reso ai cittadini. Una fusione a freddo che, per ragioni molteplici, sta creando problemi organizzativi anche nelle strutture formatesi dopo la riforma. Prendiamo atto della volontà del Governo, espressa dal Sottosegretario alla Difesa Tofalo, anche se avremmo preferito un intervento immediato e non l’attesa della Corte Costituzionale che si pronuncerà il 19 Marzo. Vigileremo con attenzione perché abbiamo da sempre a cuore il buon funzionamento delle nostre Forze che compongono il comparto sicurezza”.

Che da parte del Governo Lega-Movimento 5 Stelle ci sia la piena intenzione di ripristinare la situazione precedente all’accorpamento tra Carabinieri e Forestale non è un segreto: nei mesi scorsi, infatti, era stato il nuovo Ministro della Pubblica Amministrazione – Giulia Bongiorno – a definire “folle” la riforma attuata dal suo predecessore, l’allora Ministro Marianna Madia.

Adesso però è arrivata la conferma che anche il Ministero della Difesa è intenzionato a fare un passo indietro. Nel dettaglio, il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo ha confermato che – pur tenendo in considerazione “i limiti imposti dalle prescrizioni dettate dalla riforma Madia” – si stanno valutando tutte le iniziative possibili per ripristinare la situazione precedente all’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato all’Arma dei Carabinieri.

Qualsiasi decisione in merito ad un ritorno della Forestale, però, non potrà essere presa prima della pronuncia della Corte Costituzionale in merito alla questione di incostituzionalità sollevata dal Tar abruzzese.

Lo ha confermato lo stesso sottosegretario alla Difesa, rimandando quindi qualsiasi decisione in merito al ritorno del Corpo Forestale al prossimo anno; solo una volta che la Consulta indicherà la strada da seguire il Ministero della Difesa si muoverà in tale direzione.

 

 

 

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