Carceri, la promessa di Alfano: “2000 agenti in più entro 2010”

L’assunzione di duemila poliziotti penitenziari in tempi brevissimi, e comunque entro il 2010, con la riduzione da un anno a sei mesi dei corsi di formazione: è la garanzia data dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ai sindacati di polizia penitenziaria.

Come riferisce l’Ansa, il Guardasigilli li ha incontrati il 26 gennaio, assieme al Capo del Dap Franco Ionta, per illustrare il piano straordinario di edilizia penitenziaria varato nelle scorse settimane dal Consiglio dei ministri.

Il ministro – riferiscono i sindacati – ha ribadito che il piano carceri, con la dichiarazione dello stato di emergenza, prevede la realizzazione in tre anni di oltre 21 mila nuovi posti: i posti saranno distribuiti in 47 padiglioni e in 18 nuovi penitenziari, di cui 10 “flessibili” (probabilmente di prima accoglienza o destinate a detenuti con pene lievi), per un totale di 1,5miliardi di euro, di cui 600 milioni già stanziati in Finanziaria.

I principali sindacati, Sappe e Osapp, seppure con diverse sfumature, si dicono soddisfatti per la garantita assunzione di duemila agenti (finanziata con 60 milioni di euro) e per il previsto sblocco del turn over che dovrebbe consentire l’ingresso di altri 1.600-1.800 nuovi agenti nei prossimo tre anni.

Tuttavia i sindacati non mancano di esprimere «perplessità» sui tempi tecnici per costruire le nuove carceri: «21 mila posti in tre anni è un obiettivo ambizioso e il rischio è di non centrarlo o di non avere personale per far funzionare le nuove carceri», dichiara Leo Beneduci, segretario dell’Osapp.

«Il ministro Alfano mi ha convito – commenta invece Donato Capece, segretario generale del Sappe – Speriamo di portare a casa altre risorse e al governo chiediamo un ulteriore sforzo per una riforma strutturale con più misure alternative, ricorso al braccialetto elettronico e soprattutto più espulsioni di stranieri come già avviene nella Spagna di Zapatero».

Ai sindacati non è stato fornito un elenco dettagliato dei luoghi dove (anche grazie a misure di esproprio) saranno costruiti padiglioni o nuove carceri: prima il capo del Dap, Franco Ionta, dovrà essere nominato Commissario delegato con un decreto della Presidenza del Consiglio e solo successivamente, entro 30 giorni, provvederà a render noto l’elenco delle strutture che realizzerà servendosi della Protezione civile servizi Spa come braccio esecutivo.

I sindacati hanno in ogni caso espresso unanime apprezzamento per una misura deflattiva annunciata da Alfano, vale a dire la «messa alla prova» di imputabili di reati fino a tre anni di pena che in questo modo saranno avviati a lavori socialmente utili.

«Non abbiamo però ricevuto alcuna risposta – conclude Beneduci – alla richiesta di procedere alla riforma della polizia penitenziaria e alla domanda su cosa avverrà della giustizia minorile di cui ci risulta un imminente smembramento con conseguente trasmigrazione di competenze».

Gestione cookie