Alfano: “Le carceri senza i detenuti stranieri sarebbero vivibili”

Pubblicato il 15 Dicembre 2010 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA

Angelino Alfano

”Se togliamo dai circa 70 mila detenuti nelle carceri italiane i 24 mila stranieri abbiamo la capienza regolamentare degli istituti, vuol dire che le carceri italiane sono attrezzate per i detenuti italiani”. E’ per questo, ha detto il ministro delle Giustizia, Angelino Alfano, intervenendo a un seminario della Cisl sull’emergenza carceri, che ”l’Europa deve rendere effettivi i trattati tra gli stati”, e far scontare in patria gli anni di pena agli stranieri. ”Il detenuto straniero – ha detto il ministro – ha fatto pagare al nostro Paese un costo in termini di sicurezza, di ingolfamento del processo, almeno vitto e alloggio se lo facciano pagare dal proprio Paese”.

L’azione del governo per risolvere l’emergenza, ha ricordato Alfano, ha l’obiettivo ”di rendere dignitosa la vita dei detenuti e garantire la sicurezza dei cittadini”, quest’ultima emersa come ”esigenza nelle ultime elezioni”. In passato, ”nei 60 anni precedenti ci sono stati circa 30 provvedimenti di clemenza”, e il risultato non voluto è stato ”carceri più vuote e strade meno sicure”. E’ per questo che il governo non vuole ricorrere a provvedimenti di questo tipo, ha aggiunto, ed ”è controinformazione” dire che la legge per la concessioni dei domiciliari per scontare l’ultimo anno di pena ”è un indulto mascherato”.

”La soluzione all’emergenza carceri – ha concluso Alfano – è realizzarne di nuovi, attraverso un piano straordinario, accelerare i lavori in corso, valorizzare il lavoro negli istituti e le misure alternative”.