Cardinali, servizi e massoni a caccia di responsabili: Palazzo Chigi smentisce la rete di Conte

Con una nota ufficiale Palazzo Chigi ha smentito il direttore della Stampa Massimo Giannini che, nel raccontare la ricerca di voti e di responsabili per la conta decisiva in Senato, aveva chiamato in causa lo “strano network dell’Avvocato del Popolo”.

Un network, parole di Giannini, “di senatori contattati da noti legali vicini al premier, da presidenti di ordini forensi a nome dello Studio Alpa, da generali della Guardia di Finanza, da amici del capo dei servizi segreti Vecchione, da arcivescovi e monsignori vicini al cardinal Bassetti e alti prelati vicini alla Comunità di Sant’Egidio”.

Cardinali, servizi e massoni a caccia di responsabili: Palazzo Chigi con una nota smentisce la rete di Conte

“In merito all’editoriale di quest’oggi del Direttore del quotidiano la Stampa sono completamente destituite di ogni fondamento le gravissime insinuazioni in cui, facendo genericamente riferimento a quanto narrato dalle ‘cronache’ di questi giorni, si evoca un presunto ‘network’ che farebbe capo al Presidente del Consiglio al fine di ampliare la maggioranza e reclutare nuovi senatori.

Tra le altre cose appare particolarmente grave il riferimento a un presunto coinvolgimento in queste attività anche dei vertici dell’intelligence. Il Presidente Conte, dopo aver consultato i vertici dell’Intelligence, smentisce qualsiasi loro coinvolgimento e contatto, anche solo indiretto, con membri del Parlamento e per attività che risulterebbero in palese contrasto con la legge e con le finalità istituzionali proprie del comparto”. 

La replica di Giannini

“Prendo atto con sollievo della smentita del Presidente del Consiglio”, dice il direttore della Stampa Massimo Giannini a proposito del suo editoriale. “Le notizie sul ‘network contiano’ al lavoro per il reclutamento dei ‘responsabili’ circolano da una settimana, non smentite, anche su altri giornali.

Ne ho scritto, con una certa inquietudine, perché non potevo credere che dietro al premier vi fosse una rete ‘non ufficiale’ così attiva. Se questa rete non esiste, o non opera ‘col favore delle tenebre’, è una buona notizia per la nostra democrazia”. (Fonti: La Stampa, Il Tempo, Today)

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