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La carità dei parlamentari: per i bambini in carrozzella neanche un euro

di Emiliano Condò |8 Febbraio 2012 19:03

CATANIA – Sono arrivati a Catania con l’intenzione di “fare del bene” e fare anche una bella partita di pallone, di quelle con stadio e pubblico, come i professionisti. La partita l’hanno giocata e, come tutti i calciatori che si rispettino, sono tornati negli spogliatoi per una doccia corroboratrice. Là i deputati si sono imbattuti in quello che devono aver scambiato per un fastidioso questuante: un funzionario municipale che voleva raccogliere fondi per acquistare tre carrozzine per disabili da destinarsi all’associazione “sorelle della carità”.

Carrozzine del costo di 700 euro l’una, per un totale di 2100 euro. Ora, visto che i parlamentari presenti a Catania erano 15, un atto di generosità totale sarebbe costato ad ognuno di loro una cifra di 140 euro. Sarebbe, appunto. Perché i 15 non hanno sganciato un euro, con una sola parziale eccezione: il Pd Giuseppe Beretta  L’obiezione ufficiale: “Abbiamo già dato, ci siamo pagati il viaggio”. Obiezione curiosa visto che, come confessa uno dei presenti, il Pd Giuseppe Berretta ” i parlamentari nello svolgimento della loro attività viaggiano gratuitamente, tanto più se si recano in una città per gareggiare e raccogliere dei fondi”. Ricapitolando: hanno detto di aver pagato un viaggio spesato dalla collettività e non hanno fatto l’offerta per le carrozzine.

Non è finita. Ogni partita di calcio che si rispetti ha un seguito, una cena.  E i quindici deputati a cena sono andati e al ristorante hanno mangiato. Poi come succede di norma al ristorante è arrivato il conto e l’imbarazzo. Perché nel tutto gratis che gli onorevoli pretendevano era inclusa anche la cena. Come sopra, avevano già pagato il viaggio. Che del conto se ne occupasse anche qualche funzionario del governo locale.  A metterci una pezza, racconta il Corriere della Sera, è stato Beretta. L’unico che avrebbe aperto il portafogli per un contributo di 100 euro per le carrozzine di cui sopra.

Ma chi erano i 15? E davvero non potevano permettersi il piccolo extra per le carrozzine delle “sorelle della carità”. L’elenco è largamente incompleto, ma a giudicare dai nomi e dai corrispondenti redditi l’obolo era possibile senza previa accensione del mutuo. Della spedizione catanese della Nazionale parlamentari, infatti, facevano parte l’avvocato Maurizio Paniz che, secondo il Corriere, nel 2011 aveva un reddito da 1,8 milioni di euro. Più “povero” un altro dei presenti, Gioacchino Alfano che nel 2008 dichiarava poco meno di 130 mila euro di imponibile. Altri nomi: il finiano Luigi Muro, il leghista Franco Gidoni all’ex Michele Cappella (Pd). Su di loro redditi al momento non disponibili. I 140 euro, però, forse erano alla portata.

Un’ultima curiosità: la nazionale parlamentari ha anche un sito web. Dell’impresa di Catania, però, non v’è traccia. Anche perché il sito come aggiornamenti è fermo a un anno fa. Informazioni disponibili? Le più varie: Maurizio Paniz, per chi non lo sapesse, è un attaccante.

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