Casa Montecarlo, Lavitola: “Io autore della patacca? Una bufala”

Gianfranco Fini

“All’inizio mi sono messo a ridere e mi sono sforzato di immaginare come si potesse costruire una patacca del genere, ma ancora non ci sono riuscito. Spero prima di domani di farmene un’idea”. Cosi’ Valter Lavitola, editore e direttore de L’Avanti, replica alle affermazioni del capogruppo finiano alla camera Italo Bocchino che, ad Annozero, ha indicato in lui ”uno degli uomini che ha lavorato alla patacca” con riferimento ai documenti sulla proprieta’ della casa di An a Montecarlo diffusi da Santa Lucia.

”Sono direttore dell’Avanti – dice Lavitola all’Ansa – e purtroppo il mio giornale dopo la fine del Psi ha perso notorieta’ e lettori. Mi sono messo a lavorare ad un’inchiesta giornalistica tesa a capire chi ci fosse dietro le due ormai famose societa’ offshore, ma mi hanno fregato i colleghi dominicani”.

”Fino al pomeriggio di oggi – prosegue – ero delusissimo, ma poi questa bufala su di me mi ha dato l’idea di lavorare ad una nuova inchiesta per capire se il documento e’ vero o e’ falso. Spero proprio di poter pubblicare per primo sul mio giornale questa notizia”. ”Socialismo e garantismo – sottolinea Lavitola – sono due facce della stessa medaglia. Io ero e sono socialista, per me se non vi sono conferme ufficiali quel documento non e’ vero”.

Lavitola si dice amareggiato da questa vicenda: ”Francamente di tutta questa storia mi e’ dispiaciuto solo che Italo Bocchino, che conosco da ragazzo, e che credevo fosse mio amico, avendo un sospetto del genere non mi abbia chiamato. Io non avrei mai avuto il coraggio di muovergli un’accusa senza prima parlarci”.

”Mi auguro – conclude l’editore dell’Avanti – di poter pubblicare la prova sulla natura del documento e spero di poter dimostrare che e’ falso. Un collega del Secolo XIX mi ha chiesto se avevo rapporti con i servizi: gli ho detto di si’, sono un grande ammiratore di James Bond”.

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