ROMA – “Se vinciamo, io e Grillo siamo pronti a fare i ministri“. Una frase, quella del cofondatore M5S Gianroberto Casaleggio, che ha scatenato una serie di polemiche. Se così fosse infatti, si tratterebbe di una clamorosa retromarcia rispetto all’idea base del Movimento, ovvero quella di far decidere alla Rete i nomi di un eventuale governo 5 Stelle. E così Casaleggio ha successivamente smentito, confermando proprio che sarà la Rete a decidere. Ma nonostante la smentita il Pd ha commentato: “Sono state svelate le reali mire di Grillo e Casaleggio“.
Durante l’intervista realizzata da Marco Travaglio, tra l’altro accompagnata da un video che conferma le parole dell’intervista comparsa su carta, il giornalista ha chiesto a Casaleggio se “farebbe mai il ministro?”. La replica del guru pentastellato: “Dipende dal Movimento, ma perché no? Dovendo scegliere, opterei per (il ministero) l’Innovazione”. E Grillo? “Bisogna chiedere a lui, io lo vedrei bene ministro”.
La smentita. Nel pomeriggio, poi, tramite il blog, è giunta la smentita a doppia firma Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, nonostante la conferma delle parole del “guru” nel video dell’intervista: “Né il sottoscritto, né Beppe Grillo si candidano come ministri come riportato nei titoli di alcuni giornali di oggi. Le persone iscritte al M5S decideranno la squadra di governo attraverso la rete, quando e se verrà dato l’incarico di formare un governo al M5S”.