Casaleggio sul Washington Post: "M5s punta a un milione iscritti. Ogni voto ci è costato 8 cent" Casaleggio sul Washington Post: "M5s punta a un milione iscritti. Ogni voto ci è costato 8 cent"

Casaleggio sul Washington Post: “M5s punta a un milione iscritti. Ogni voto ci è costato 8 cent”

Casaleggio sul Washington Post: "M5s punta a un milione iscritti. Ogni voto ci è costato 8 cent"
Casaleggio sul Washington Post: “M5s punta a un milione iscritti. Ogni voto ci è costato 8 cent”

ROMA – Il Movimento 5 stelle è “la prova di come la Rete abbia reso obsoleti e diseconomici i partiti”. E’ quanto scrive Davide Casaleggio in un intervento sul Washington Post, che appare oggi anche sul Blog delle Stelle. Casaleggio traccia un primo bilancio dell’esperienza grillina e punta in alto: “Il nostro obiettivo è ottenere un milione di iscritti”.

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L’erede della Casaleggio e Associati si dice convinto che il MoVimento, fondato da suo padre e Beppe Grillo, viaggi ormai sorretto da “un vento inarrestabile che continuerà a crescere, perché appartiene al futuro. I cittadini chiedono una vera democrazia, esprimono direttamente la loro voce e non sono più ostacolati dall’establishment”.

“Il M5s, fondato nel 2009, ha raggiunto un successo storico tra le democrazie occidentali grazie all’utilizzo di Internet. Il MoVimento è oggi la prima grande compagine politica digitale al mondo. È nato e cresciuto in Rete, sostenuto esclusivamente dalle donazioni dei comuni cittadini. I suoi obiettivi sono definiti dai cittadini, non dai vecchi partiti moribondi, con la missione di porre fine alla corruzione, combattere l’evasione fiscale, ridurre le tasse, proteggere l’ambiente, migliorare l’istruzione e accelerare l’innovazione. La nostra esperienza – continua Casaleggio – è la prova di come la Rete abbia reso obsoleti e diseconomici i partiti e più in generale i precedenti modelli organizzativi”.

Ogni voto ci è costato 8 centesimi

“Il Movimento 5 Stelle – aggiunge – ha ottenuto circa 11 milioni di voti lo scorso 4 marzo. E ogni singolo voto ci è costato 8 centesimi di euro. Un costo sostenuto da microdonazioni arrivate da migliaia e migliaia di cittadini: circa 19 mila cittadini hanno donato per un totale di 865 mila euro, sostenendo tutti i costi della nostra campagna elettorale. E fa specie pensare che ai partiti tradizionali, invece, ogni singolo voto è costato fino a cento volte di più (+Europa ha un costo stimato di 7 euro a voto)”.

Casaleggio non smette di esaltare l’utopia della democrazia diretta. “La democrazia diretta, resa possibile dalla Rete – secondo lui – ha dato una nuova centralità del cittadino nella società. Le organizzazioni politiche e sociali attuali saranno destrutturate, alcune sono destinate a scomparire. La democrazia rappresentativa, quella per delega, sta perdendo via via significato. E ciò è possibile grazie alla Rete”.

“I nostri parlamentari – rivendica – sono stati scelti attraverso delle votazioni online su Rousseau, e non al chiuso di una stanza come hanno fatto i partiti. Perché sono i cittadini che ci finanziano attraverso micro-donazioni, sono i cittadini che scelgono il nostro programma e i nostri rappresentanti. Alle ultime parlamentarie abbiamo registrato 40mila preferenze su un totale di circa 8mila candidati. Da lì arrivano gli oltre 330 parlamentari eletti col voto del 4 marzo scorso, che fanno del MoVimento 5 Stelle la prima formazione politica del Paese”.

 

Obiettivo 1 milione di iscritti

“Il nostro obiettivo vola alto: vogliamo ottenere un milione di iscritti. La stella polare del Movimento è la partecipazione dei suoi iscritti. Sono loro a determinare le decisioni più importanti che il MoVimento deve prendere e la direzione che prenderà in futuro”. Così Davide Casaleggio al Washington Post dove ricorda: “Il nostro slogan ‘Partecipa, scegli, cambia’ è garanzia di successo. E la nostra speranza è quella di fornire un modello per il rinnovamento della democrazia ovunque, restituendola ai cittadini”.

Piattaforma Rousseau

Casaleggio infine non tralascia di illustrare i suoi proggetti per il futuro, che passano per la piattaforma Rousseau. “Stiamo già lavorando – spiega – a nuovi progetti. Uno su tutti: quello di applicare tecnologie di blockchain al voto: ciò consentirà una certificazione distribuita di tutte le votazioni online e un meccanismo di voto più solido. Ma immaginiamo anche un percorso di selezione meritocratico attraverso la Rousseau Open Academy che ci assicura di schierare candidati di altissima qualità. L’Accademia si propone di educare alla cittadinanza digitale in tutta Italia attraverso corsi sul territorio e online”.

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