Casaleggio e Onorato (Moby): i contratti non sono illegali ma inopportuni sì

Casaleggio e Onorato (Moby): i contratti non sono illegali ma inopportuni sì
Moby, concessionario statale della navigazione (foto Ansa)

ROMA – “Un’azienda dà 60mila euro a Open: perquisizioni, accuse, aperture dei Tg. La stessa azienda ne dà poi 600mila a Casaleggio e 240mila al blog di Grillo. Tutti zitti: media proni, giudici silenti”. Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, a proposito delle notizie di stampa sui presunti finanziamenti della società Moby alla Casaleggio Associati e al blog di Beppe Grillo.

In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera si scrive di contratti con Grillo e Casaleggio da parte della società Moby dell’armatore Vincenzo Onorato. Uno di quelli che, si dice, avrebbero finanziato la fondazione Open, vicina a Renzi. Ma che, secondo le accuse, avrebbe versato denaro per sostenere il blog dell’ex comico e la Casaleggio Associati.

Scrive il Corriere della Sera che una segnalazione dell’Uif della Banca d’Italia (finita sul tavolo della Guardia di Finanza) aveva acceso i riflettori sui soldi che sarebbero stati versati da Onorato alla società del fondatore del Movimento 5 stelle. 120mila euro per pubblicità sul blog.

Il Corriere della Sera entra nel dettaglio della vicenda della Casaleggio Associati: secondo il quotidiano milanese ci sarebbe un accordo per 600mila euro complessivi, la “stesura di un piano strategico e la gestione di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli stakeholder del settore marittimo sulla limitazione dei benefici fiscali del Registro Internazionale alle sole navi che imbarcano equipaggi italiani o comunitari”.

Insomma contratti legalmente forse inappuntabili ma con scopi da verificare, specie se il destinatario dei versamenti è praticamente il capo di un partito di governo. E se la procura di Firenze, a proposito dei versamenti in direzione Renzi, sospetta elargizioni volte a ottenere benefici dai governi di centrosinistra, come vanno considerati quelli verso M5S?

Anche perché Moby è un concessionario dello Stato (come Autostrade…) per 72 milioni l’anno per alcune rotte marittime sulle quali è monopolista. La procura quindi deve verificare che quei contratti non violino la legge sul finanziamento ai partiti. La Banca d’Italia giudica al momento quei contratti sospetti “sia per gli importi, sia per la descrizione generica della prestazione ricevuta, che per la circostanza di essere disposti a beneficio di persone politicamente esposte”. 

La politica è pronta a riconoscere il conflitto d’interesse potenziale e giudicarli quanto meno inopportuni? (fonti Ansa, Corriere della Sera).

 

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