ROMA – “Siamo onesti, Casalino ha sbagliato“. Comincia così un post di Alessandro Di Battista che in realtà prende le difese del portavoce di Palazzo Chigi. “Certe cose”, è il Di Battista pensiero, non andavano dette “in privato ai giornalisti”, ma “pubblicamente e con orgoglio!”
Il riferimento è alle feroci polemiche nate da un audio di 120 secondi in cui si sente Casalino, portavoce della Presidenza del Consiglio, insultare e minacciare gli esponenti del Ministero dell’Economia in caso di mancato reddito di cittadinanza: “I tecnici del ministro Tria obbediscano o li cacciamo”.
“Le persone – scrive Dibba – ci hanno votato proprio per questo. Se i tecnici nei Ministeri ci mettono i bastoni tra le ruote, prendendosi poteri che non gli competono, vanno cacciati all’istante. Semplice. O trovano i soldi per il reddito di cittadinanza (come li hanno trovati per le banche) o si trovano un altro lavoro”.
E ancora: “Dove sta la violenza nei confronti dei tecnici del Mef?”, si domanda Di Battista prima di lanciarsi in una lunga invettiva: “Violenza è il sistematico tradimento della volontà popolare. Violenza è trovare denari per il TAV, per le banche, per le guerre di invasione mascherate da missioni di pace e dimenticarsi della povera gente. Violenza è utilizzare i giornali non per informare ma per bloccare ad ogni costo un movimento perché quel movimento vuole cancellare i finanziamenti pubblici all’editoria. Violenza è vedere questi giornalisti fare i leoni di fronte a Rocco Casalino ma poi farsela nei pantaloni sul caso Consip”.
“Questa è la violenza che si respira davvero in Italia – conclude – E contro questa violenza la stragrande maggioranza degli italiani si è espressa. Quindi avanti tutta e barra dritta. Amici non vi lasciate intimorire dai soliti cani da riporto del sistema anzi gioite, se il sistema reagisce così è un buon segno!”