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Casini a Berlusconi: “Ma quale presidenzialismo, rispetti gli impegni presi”

di Emiliano Condò |20 Ottobre 2009 11:35

Pierferdinando Casini

Prima di trovare un’intesa sulle riforme, «vorrei capire cosa vuole realmente Berlusconi. Adesso l’ostacolo a governare è diventato la mancanza di presidenzialismo: ma insomma, ha 100 deputati di maggioranza, si può sapere cosa gli impedisce di tenere fede ai suoi impegni con gli elettori? E non ci dica i poteri forti, che sono deboli, o i giornali, o Santoro, o la Corte Costituzionale».

Intervistato dal Corriere della Sera, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini dice «basta con i diversivi, che servono solo a coprire una politica fatta soprattutto di annunci».

Casini ribadisce il suo «no ad alleanze elettorali con il Pdl» almeno dove viene candidato a governatore un esponente della Lega. «Anche quello che succede nel Pd – aggiunge – conferma ogni giorno di più la validità della nostra scelta di non andare ad alleanze strategiche con nessuno dei due poli».

In tema di immigrazione, l’ex presidente della Camera è favorevole a concedere la cittadinanza agli stranieri nati in Italia che «abbiano compiuto un ciclo di studi», perchè «non può passare l’idea della Lega che gli extracomunitari sono buoni di giorno quando fanno lavori utili ma vanno nascosti di notte».

Bene anche il voto amministrativo agli immigrati che pagano regolarmente le tasse, ma non l’ora di religione islamica, che «sarebbe la premessa di un multiculturalismo che non accoglie, ma è solo cedimento alle idee altrui. Un conto è costruire una società multietnica – afferma – altro è creare una società multiculturale, senza identità e valori certi. Non confondiamo le acque, altrimenti avremo come risultato che solo alla Lega resterà in mano la bandiera dell’identità».

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