Casini: “Berlusconi è battibile, ma poi? Andrò da Cuffaro in carcere”

Pierferdinando Casini parla con Gianfranco Fini

Battere Berlusconi si può, ma non è detto che questo risolva tutti i problemi degli italiani. E’ un Pierferdinando Casini a tutto tondo quello che, nella serata di venerdì 11 febbraio, risponde alle domande di Daria Bignardi alle “Invasioni barbariche” su La7. Dal caso Ruby all'”anomalia” Fini, fino all’annuncio su Cuffaro (“lo andrò a trovare in carcere”) il leader Udc affronta tutti i temi della politica di questi giorni.

”Battere Berlusconi è possibile, ma siamo sicuri che questo risolve tutti i problemi degli italiani?”: inizia con un dubbio Casini, per bocciare l’ipotesi di una alleanza costituente o repubblicana che metta insieme tutte le opposizioni per mandare a casa il Cavaliere.

Per il leader dell’Udc, infatti ”mettere insieme ricette troppo diverse”, non è la soluzione. E ha citato Prodi che ”non è un fesso” ma ”ha voluto troppe cose diverse mette insieme: vincere non vuol dire governare”. Sull’idea di incarnare un ”Obama bianco”, Casini si è schermito: ”Obama fa fatica a governare, e io farei più  fatica…”.

Casini, quindi, non risparmia la sua opinione sul caso Ruby: ”Non so come questa vicenda finirà ma chi governa non solo deve rispettare la legge ma anche avere un certo decoro e un certo stile”. “Per me – aggiunge il leader Udc -Berlusconi è innocente fino a prova contraria ma non è che questo mi impedisce di esprimere un giudizio severo che è  sulla politica non su quello che fa dopo le 2 di notte”. ”Mi fa tristezza – ha aggiunto – sapere che Lele Mora sia il compagno abituale delle sere di Berlusconi”.

Quanto alla posizione di Gianfanco Fini, leader di partito e presidente della Camera, Casini ammette:  ‘Una certa anomalia c’è, però  rispetto ad altre anomalie che vediamo è come la pagliuzza nell’occhio rispetto alla trave…”. Quanto al Fli, secondo Casini ”stanno facendo un lavoro molto serio”, si tratta di una ”comunità di gente che sta incamminandosi sulla propria strada”. ”Ricordiamoci – ha concluso – che il cofondatore è stato espulso perché la pensava diversamente da Berlusconi”.

Quindi Casini ribadisce la sua amicizia con Totò Cuffaro, ex Udc di recente condannato per mafia e in carcere a Rebibbia: ”Quando una persona ti e’ stata amica e ha coltivato rapporti umani di amicizia, è una questione di umanità . Io ho sempre creduto nella sua innocenza ma rispetto la sentenza del tribunale. Quello che gli riconosco e’ che con dignita’ ha lasciato la sua carica senza aspettare il provvedimento del Senato”. Casini ha quindi fatto sapere che andrà ”a trovare Cuffaro in carcere”.

Il leader Udc spezza quindi una lancia in favore del ministro dell’Economia Giulio Tremonti: ”E’ encomiabile dal suo punto di vista. Vede che nella maggioranza non c’è la volontà di tagliare i rami secchi e cerca di tenere i cordoni della borsa chiusi”.

Bocciato senza appello, invece, il Federalismo: ”Questo federalismo è destinato a gravare con piu’ tasse sulle spalle dei cittadini perche’ hanno tolto demagogicamente l’Ici e oggi devono inventarsi nuove tasse”. ”Il federalismo municipale – ha aggiunto – probabilmente verrà approvato, alla Camera e al Senato hanno la maggioranza”.

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