Casini: Berlusconi è al crepuscolo

ROMA, 03 LUG – ''Berlusconi un tempo agitava il popolo contro il Palazzo. Ora sta asserragliato nel Palazzo preoccupato dal popolo. L'elezione di Alfano alla segreteria del Pdl non va sottovalutata ed e' un segno, piu' eloquente di altri, che la parabola di Silvio si sta esaurendo''. Esordisce cosi' in un'intervista a Repubblica il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini che sottolinea la necessita' di superare il bipolarismo italiano che definisce ''catastrofico''.

''Guardiamo con interesse al referendum Passigli – aggiunge -. Perche' sul maggioritario si puo' sbagliare una volta, ma perseverare sarebbe diabolico''. Casini aspetta il neosegretario del Pdl ''alla prova dei fatti'': ''il Terzo polo – aggiunge – e' strattonato a destra come a sinistra. L'autosufficienza proclamata all'atto fondativo di Partito democratico e Popolo delle liberta' infatti e' rimasta sulla carta. Tutti sanno che la nostra forza e' semplicemente decisiva''.

''Berlusconi per primo – prosegue – sa che la sua storia volge al termine. L'omaggio del suo partito e l'annuncio di una nuova candidatura nel 2013 sono stati piu' atti di cortesia dovuti che una vera scelta''. I fatti per Casini sono ''piu' eloquenti delle parole. Dopo 20 anni – dice – l'Italia resta con i suoi vecchi problemi senza una sola soluzione. Non si e' vista la rivoluzione liberale. Non c'e' traccia di riforme epocali. C'e' invece un fallimento decretato dagli elettori''.

Per il ''partito degli onesti'' auspicato da Alfano il primo banco di prova sara' il voto sull'arresto di Alfonso Papa: ''Non penso ci siano automatismi – afferma Casini -, nel senso che ogni singola posizione va valutata sulla base degli atti. Ma dietro lo schermo di Berlusconi si sono nascosti in questi anni gaglioffi di ogni tipo''. Infine il giudizio del leader Udc sulla manovra: varare un testo ''che scarica su chi verra' nel 2013 piu' dei quattro quinti del lavoro significa esporre il Paese a un rischio enorme sui mercati e certificare che l'esecutivo ha fallito''. Fra i punti ''ambigui'' della bozza Casini chiede di capire quale fascia colpisce ''la stretta su cinque milioni di pensioni''.

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