Casini: "Incendio non è spento, non pensino di proseguire"

ROMA, 15 LUG – ''Il primo, imperdonabile errore sarebbe pensare che l'incendio sia spento''. Cosi' il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, in un'intervista a Il Sole 24 Ore che mette in guardia dai rischi di una prosecuzione dell'attuale quadro politico.

''Noi abbiamo allontanato il problema, che il governo ha dimostrato di essere incapace di risolvere'', ma se la maggioranza ''passata la festa e gabbato lu santu, si rinchiude nell'autosufficienza, allora la situazione e' destinata a precipitare''. ''Formalmente – insiste – il Governo c'e', ma se pensano di andare avanti con i numeri acquistati in Parlamento sara' un'agonia per il governo e per l'Italia''.

Casini ricorda che l'opposizione ''ha immediatamente risposto'' alle sollecitazioni del Quirinale, ma non per favorire il governo. ''Prima c'e' l'Italia e gli italiani, poi il resto. Se noi non avessimo scelto la strada della responsabilita', saremmo precipitati nel baratro. Noi non abbiamo fatto un favore a Berlusconi, abbiamo deciso di servire il Paese''.

Quanto al merito della manovra, il giudizio dei centristi ''resta profondamente negativo''. La correzione dei conti, dice, ''e' stata improvvisata, ma soprattutto si e' tagliato dove era piu' facile: si e' scelto ancora una volta il taglio lineare, che applicato alle agevolazioni fiscali non potra' che produrre un effetto pesantemente regressivo''. Questo significa, continua, che ''pagheranno le famiglie e i ceti piu' deboli in generale, che devono sopportare anche la diminuzione di servizi provocata dai mancati trasferimenti agli enti locali''. ''Le superficialita' di Tremonti – conclude – sono sotto gli occhi di tutti ma certo in questi mesi non e' stato il ministro dell'Economia ad aumentare i rischi per il Paese''.

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