Casini e l’opposizione “responsabile”: “Facciamo un governo di larghe intese”

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Pier Ferdinando Casini

Un governo di ”larghe intese”: è questo l’appello che in un’intervista pubblicata da Repubblica il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha rivolto ”a tutti”, ”alla maggioranza in primo luogo”, sottolineando però che non intende farsi ”usare” contro Fini nelle ”dinamiche interne” al Pdl.

Casini ha evidenziato che ”la questione non è aggiungere un posto a tavola, cosa poco dignitosa, ma aprire una fase politica nuova, che superi la teoria”. Di qui l’appello per una formula che coinvolga ”le forze più responsabili dell’opposizione”.

Il leader dell’Udc ha spiegato che ci sono tre anni di tempo per ”arrivare alle larghe intese” anche se, ha ammesso, il rapporto col Pd ”non è facile”. I democratici, ha continuato, tra qualche anno ”rischiano di ripresentarsi con gli stessi ingredienti di un governo Prodi. Al quale vorrebbero si aggiungesse l’Udc. Con franchezza, se devo marciare al fianco del Prc, Di Pietro e magari della D’Addario rispondo ‘no”’.

Casini ha escluso anche l’ipotesi del voto anticipato: ”Berlusconi avrà pure tanti difetti, ma non è un cretino”. Casini ha comunque auspicato lo stop del governo sul ddl intercettazioni: ”Fermi questo treno in corsa che rischia di deragliare rovinosamente, destinato a infrangersi contro le prime verifiche di costituzionalità”. A questo proposito Casini ha garantito ”larga convergenza” su tutti gli emendamenti ”di buon senso”.

Sul caso Brancher (definito ”un pasticcio”), il leader dell’Udc spera invece in un ”sussulto di ragionevolezza” del diretto interessato oltre che della maggioranza.

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