Casini, stoccate a giudici e Berlusconi, difesa a oltranza di Fini

Pierferdinando Casini

ROMA – Un colpo al cerchio ( i magistrati di Milano che vogliono “liquidare” una fase politica) e uno alla botte (il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi). Parlando alla convention del Terzo Polo in corso a Todi, il leader dell’Udc, prima spiega:  ”Io sono convinto che non possiamo accettare che la soluzione politica possa essere lasciata in mano alle vicende giudiziarie. Guai a pensare di affidare ai giudici la liquidazione di una fase politica che è  fallita. Il nostro compito è unitario per chiudere una fase di questa nostra storia”.

Poco dopo, però, Casini non risparmia una stoccata  a Berlusconi:  ”Io sinceramente non cado nella trappola di difendere o parlare di Fini perché  questa è una fuga dalla realtà, studiata a tavolino, con la complicita’ della stampa, perché non si vuole parlare delle inchieste di Arcore ”.

Secondo il leader Udc  ”Fini presiede  (la Camera, ndr) in modo impeccabile. Dopo di che se la magistratura vedrà che ci sono dei reati, come ha detto, Fini si dimetterà: questa è la differenza con Berlusconi”.

Quanto alla situazione economica, Casini aggiunge: ”Dobbiamo arrivare alla tassazione delle rendite finanziarie: vanno tassate maggiormente”.

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