ROMA – Antonio Azzollini, senatore del Nuovo Centrodestra e presidente della commissione Bilancio, è riuscito a spaccare il Pd. Infatti il gruppo Pd alla giunta per le autorizzazioni ha votato no alla proposta di Felice Casson…del Pd. E Casson si è dimesso.
La vicenda
Dopo nove mesi, la giunta per le immunità del Senato riesce a votare sulla richiesta di autorizzazione all’uso delle intercettazioni di Antonio Azzollini (Ncd) trasmessa a palazzo Madama dalla procura di Trani nell’ambito dell’inchiesta sul porto di Molfetta (Azzollini è anche ex sindaco di Molfetta).
Ma il Pd, dopo aver chiesto dieci minuti di sospensione dei lavori parlamentari vota contro la proposta di autorizzazione delle intercettazioni avanzata dal relatore Felice Casson (Pd). Vistasi bocciata la sua proposta dai colleghi di partito, Casson si sarebbe immediatamente sospeso dal gruppo.
Nuovo relatore
E ora il presidente della giunta Dario Stefano (Sel), dovrà nominare un nuovo relatore, per l’Aula, tra quelli che hanno detto ‘no’ alla proposta del relatore. In Aula, la giunta si presenterà con la proposta di dire ‘no’ alla procura di Trani che aveva chiesto di poter utilizzare le intercettazioni e i tabulati telefonici relativi all’utenza di Azzollini.
Forza Italia non c’è
Forza Italia è assente alla Giunta. Elisabetta Maria Casellati è appena stata eletta al Csm e Lucio Malan e Giacomo Caliendo non si sono presentati. Così, hanno detto no ai magistrati Ncd, Pd e Lega.
Casson con M5s
Solo il Movimento 5 Stelle e il relatore Felice Casson (Pd) erano favorevoli alla richiesta della Procura di Trani