Caso Brambilla. Monta la polemica su saluto romano. Mura (Idv):”In qualsiasi altro paese sarebbero state chieste dimissioni”

Pubblicato il 17 Giugno 2009 - 12:40 OLTRE 6 MESI FA

Monta il caso-Brambilla. Si gonfia la polemica per il saluto romano che il ministro del Turismo ha esibito il 2 giugno a Lecco.

«Il ministro del turismo Vittoria Brambilla dovrebbe spiegare che cosa significa quel braccio teso in maniera abbastanza inequivocabile al termine dell’inno nazionale, gesto immortalato da Repubblica con foto e filmato», dichiara Silvana Mura, deputata dell’Idv. «Sarebbe molto grave se un ministro della Repubblica sentisse il bisogno di fare il saluto fascista, e sarebbe ancor più grave se questo avvenisse nel corso di una cerimonia ufficiale come la festa dell’Arma dei Carabinieri di Lecco».

La Mura ritiene che «in qualsiasi altro paese d’Europa un episodio simile avrebbe scatenato un putiferio con immediate richieste di dimissioni. Sappiamo bene che purtroppo l’Italia rappresenta un’anomalia in questo senso ma ci auguriamo che se non arriverà dal ministro interessato, ci sarà qualcuno nel governo che si degnerà di offrire una spiegazione ufficiale per quanto accaduto. A meno che anche questo non sia l’ennesimo episodio del complotto che Berlusconi denuncia quotidianamente».

Sulla stessa lunghezza d’onda la Fgci, l’organizzazione giovanile del Pdci. «Un ministro della Repubblica che fa il saluto romano, immortalata in maniera inequivocabile da Repubblica, dovrebbe dimettersi immediatamente».

«La Brambilla – prosegue la nota della federazione – come tutti gli altri ministri ha firmato sulla Costituzione antifascista. Ormai i ministri di Berlusconi non sentono più neanche la necessità di nascondere la loro vera natura: resta il fatto che il saluto del ministro Brambilla è un’offesa alla nostra Repubblica, a chi ha dato la vita per costruire la democrazia e una vergogna nazionale infinita».