Dopo il messaggio elogiativo sull’ex Br Barbara Balzerani, morta lo scorso 4 marzo, la professoressa della Sapienza Donatella Di Cesare è stata travolta dalle polemiche. Un messaggio social pubblicato e poi rimosso, non passato inosservato, che ha scatenato una vera bufera. “La tua rivoluzione è stata anche la mia”, ha scritto la docente. Balzerani ha partecipato a numerosi omicidi delle Br e al sequestro del leader della Dc, Aldo Moro. E’ stata tra gli ultimi Br ad essere arrestati, era il giugno 1985 e per questo motivo era stata soprannominata la “primula rossa”.
Di Cesare, ordinario di filosofia teoretica, si è detta “stupita e sconcertata” per gli attacchi ricevuti “con parole pesanti, anche da alcuni ministri” e ha ricordato che è sempre stata “lontana da ogni forma di violenza”. “Ho ricordato la morte di Barbara Balzerani, da cui sono sempre stata distante. In quel contesto – ha spiegato – ho accennato a quella trasformazione radicale a cui la mia generazione aspirava. Alcuni hanno scelto la lotta armata; io ho preso la strada del femminismo (…)”. “Per Salvini sarei una vergogna, per Foti (FdI) sono pericolosa nell’università – e chiedono la mia rimozione – per il liberale Calenda di Azione non avrei i ‘requisiti etici’ per insegnare, per Cuperlo (Pd) calpesto la storia del paese. No comment”.
La Sapienza chiede una valutazione sulle frasi di Di Cesare
“La dichiarazione resa pubblica e poi rimossa dalla professoressa Donatella Di Cesare è stata trasmessa già da ieri alla valutazione e al giudizio dei competenti organi di ateneo. Sulla base di quanto previsto dalla normativa che regola il funzionamento dell’università la Sapienza ha avviato un iter di cui è stato informato il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini“. Lo rende noto l’ateneo.
Bernini: “Condivido lo sconcerto dell’università”
“Ho condiviso lo sconcerto espresso dalla rettrice anche alla luce della storia dell’Ateneo romano che ha pagato un prezzo molto alto durante la tristissima stagione del terrorismo e ha giudicato pericolose le parole della professoressa Di Cesare e inconciliabili con la responsabilità dell’insegnamento”. Questo il commento del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini in merito alle dichiarazioni della professoressa Donatella Di Cesare, sottolineando di aver avuto più contatti telefonici con la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni.