Caso Vendola, per il Pdl: "7 anni di opacità e voracità"

Pubblicato il 12 Aprile 2012 - 19:17 OLTRE 6 MESI FA

BARI, 12 APR – ''Senza voler cavalcare o strumentalizzare le inchieste giudiziarie, basterebbe rileggere le cronache anche solo politiche e sanitarie degli ultimi 7 anni in Puglia per scoprire che purtroppo sono stati caratterizzati da opacita', clientele e voracita' della politica nella gestione e nella occupazione delle poltrone nella sanita' pugliese. Peraltro, per stessa denuncia di decine di consiglieri di maggioranza, con interrogazioni feroci firmate anche da alcuni tra coloro che oggi sostengono in contrario''. Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, in replica dichiarazioni fatte dai capigruppo di maggioranza esprimendo solidarieta' a Vendola.

''Lo stato di anarchia del sistema, dei quotidiani disservizi, le liste d'attesa chilometriche, la gestione segnata dalle pesantissime inchieste giudiziarie, purtroppo – continua Palese – sono dinanzi agli occhi di tutti. La sanita' di Vendola e della sinistra di questi anni, invece di assistere la salute dei pugliesi, ha assistito la politica ed i partiti della sinistra''.

''Una situazione innegabile – aggiunge l'esponente Pdl – iniziata sin dai primi mesi del 2005, quando sui giornali locali furono pubblicate le 'torte' grafiche con la spartizione non solo di direttori generali, ma anche direttori sanitari e amministrativi messi in quota a partiti e partitini della sinistra; per non parlare della scelta dei primari e degli altri dirigenti di struttura complessa; della istituzione di ben 400 strutture semplici, oltre la media nazionale; di tutto l'altro personale assunto solo se in possesso di tessere di partiti di sinistra e, dulcis in fundo, delle internalizzazioni''.

''Oggi – conclude Palese – dopo sette anni di promesse di bonifiche e di migliore assistenza ai cittadini, la realta' e' fatta da un lato di decine di inchieste giudiziarie, dall'altro di servizi pessimi e 338 milioni di euro di tasse regionali all'anno che i pugliesi sono costretti a pagare proprio a causa del deficit sanitario''.