Cassazione, Giovanni Canzio nominato primo presidente

Cassazione, Giovanni Canzio nominato primo presidente
Giovanni Canzio

ROMA – Giovanni Canzio, fino ad oggi alla guida della Corte d’appello di Milano, è il nuovo primo presidente della Cassazione. Lo ha nominato il Csm nel corso di un plenum presieduto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con la quasi unanimità: 23 voti a favore e 3 astenuti.

L’incarico di presidente aggiunto è andato invece, con i voti di tutti i componenti, a Renato Rordorf, finora presidente della prima sezione civile della Cassazione e voluto dal ministro della Giustizia Andrea Orlando a presiedere la Commissione per la riforma del diritto fallimentare.

Le qualità professionali e organizzative di Canzio sono state messe in evidenza da tutti: dallo stesso Mattarella, che ha posto l’accento sui risultati ottenuti a Milano “su tempi di lavoro e durata dei giudizi”; dal vice presidente del Csm Giovanni Legnini; dal ministro Orlando; da Giorgio Santacroce, che ora Canzio dovrà sostituire al vertice della Suprema Corte, e da Pasquale Ciccolo, che di quella Corte è procuratore generale. E anche dai tre consiglieri che hanno deciso di astenersi: i togati di Area, Lucio Aschettino e Piergiorgio Morosini, e Alessio Zaccaria, laico vicino a M5s.

Loro avrebbero preferito Franco Ippolito, attuale segretario generale della Cassazione, che si è ritirato dalla corsa: per tutti e due tra un anno scadrà la proroga e scatterà la pensione, ma la nomina di Canzio – è la loro obiezione – apre un vuoto alla Corte d’appello di Milano, “una delle più importanti del Paese”, e dovrà mettersi in moto la procedura per scegliere il nuovo presidente. Un iter lungo 7-8 mesi. E questo, sostengono gli astenuti, “non risponde allo spirito della norma sulla proroga dei pensionamenti dei magistrati che chiedeva di prorogare i mandati per garantire la funzionalità degli uffici”.

Nei giorni scorsi non sono mancate ricostruzioni che riferivano di pressioni politiche sulla nomina di Canzio. “Sono infondate, nessunissima ingerenza: ogni consigliere ha votato in autonomia”, ha voluto sgombrare il campo Legnini, certo che Canzio sarà “guida autorevole e colta in una contingenza di profonda trasformazione per l’intera giurisdizione italiana e per la Cassazione in particolare”. Quella Cassazione, ha segnalato Legnini, sempre gravata da “un sovraccarico dovuto a un contenzioso esorbitante”, di fronte al quale le doti organizzative sono un pregio importante. “Canzio – ha rilevato il Pg Ciccolo – ha una visione moderna dell’organizzazione degli uffici e ha sempre agito nell’ottica dell’efficienza”.

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