ROMA – “Non mi ritiro perché ho una dignità”. Così Catello Vitiello candidato 5Stelle in Campania per la Camera Deputati, torna alla carica ai microfoni della Zanzara su Radio 24. Il candidato che ha creato non pochi imbarazzi in casa M5s per via dei suoi legami con la massoneria, non ci sta a mettersi da parte.
“Resto in corsa per i miei figli – è la scusa data alla Zanzara – non voglio che siano additati come figli di un impresentabile”. Vitiello non è più iscritto al Goi da un anno, ha assicurato. Ma secondo lui la “massoneria è una cosa positiva, nella Costituente c’erano tanti massoni”. Pure “l’Inno di Mameli – aggiunge – è di un massone”
Luigi Di Maio lo ha diffidato dall’uso del simbolo M5s, ma Vitiello non sembra affatto intenzionato a farsi indietro. “La carta di rinuncia che vogliono farmi firmare i 5Stelle non vale niente, non ha alcun valore”. “Quando ho firmato la candidatura ero già assonnato, ero fuori dalla Massoneria e il regolamento parla chiaro”