Baruffe, proteste e a quanto pare anche pugni. Dopo una mattinata movimentata per il voto di fiducia, sono volati cazzotti tra i componenti della Commissione Affari Costituzionali e quelli della Commissione Giustizia. Gli onorevoli hanno litigato sul dl sicurezza e pare che la peggio l’abbia avuta il Pd Enzo Bianco, che si è beccato due pugni da parte di Alberto Balboni (Pdl).
”Si tratta di un incidente di percorso, forse vogliono imitare in piccolo quello che succede fuori”, ha commentato il presidente del Senato Renato Schifani. A quanto pare Bianco si era impossessato del microfono della presidenza come gesto di protesta nei confronti del presidente della Commissione Giustizia, Filippo Berselli.
”Il fatto certo è che un senatore, Alberto Balboni del Pdl, ha dato due pugni al senatore del Pd Enzo Bianco, questo è un fatto inconcepibile e non ho parole”. Questo è il commento della capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro, dopo aver visitato in infermeria Enzo Bianco che ha ricevuto un pugno sul labbro e uno su una tempia sferrato dal senatore del Pdl. Visibilmente sotto choc, l’ex sindaco di Catania si è sottoposto anche a una visita cardiologica.
Ma davanti al Pronto Soccorso del senato la gazzarra è continuata, con il presidente della Commissione, Filippo Berselli, che accusava gridando il malcapitato Bianco di fare la sceneggiata.
Non è il caso di atteggiarsi a moralisti, ma nel giorno in cui il centro di Roma era messo a ferro e fuoco come nemmeno nelle peggiori giornate degli anni di piombo, con quale credibilità si stigmatizzerà la violenza di piazza? Non è l’unico scivolone della classe politica in questa giornata convulsa: nei momenti di maggior tensione alla Camera, quando i deputati venivano alle mani, le telecamere dei giornalisti venivano fatte spegnere perentoriamente. Una censura vera e propria, segnalata a mezza bocca anche dai corrispondenti in studio del telegiornale di Sky. Chi dice che non ci sia sintonia tra la piazza e i governanti?