Cdm, la prima di Letta: Imu, Cig e (forse) il sì alla Tav

Pubblicato il 9 Maggio 2013 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA
Cdm, la prima di Letta: Imu, Cig e (forse) il sì alla Tav

Cdm, la prima di Letta: Imu, Cig e (forse) il sì alla Tav

ROMA – Cdm, la prima di Letta: Imu, Cig e (forse) Tav confermata. Dopo gli annunci in Parlamento e nei vari appuntamenti pubblici, Enrico Letta guiderà stasera alle 18 (9 maggio) il suo primo Consiglio dei Ministri, il primo del governo degli opposti. Nell’esordio operativo tengono banco la sospensione dell’Imu e il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga (servono insieme tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro).

Come primo atto, simbolico, Letta ha annunciato che si opterà per una misura che riguarda direttamente i ministri e cioè il taglio delle doppia indennità. “Nel Cdm odierno procederemo alla eliminazione dello stipendio dei ministri aggiuntivo rispetto all’indennità parlamentare. La somma ricavata andrà a tutela di chi perde il lavoro” ha promesso Letta.

Sospensione Imu. Ampiamente annunciata, la decisione di sospendere la prima rata di giugno sulla prima casa dell’Imu va nella direzione di un allentamento della morsa fiscale, ma prende atto che per abolirla del tutto vanno prima cercate le risorse alternative (l’Europa ci tiene sotto controllo). La rimodulazione dell’imposta va pensata anche in ordine alla necessità di rispondere alle pressanti richieste dei Comuni che senza gettito Imu non sanno come far quadrare i bilanci (e quindi l’erogazione di servizi essenziali).

In termini di cassa vale circa due miliardi. Più complicata la restituzione della tassa del 2012, anche perché a dirlo è il Pdl Giorgetti che a questo punto si accontenta di mettere la proposta tra le priorità future.

Bisogna anche vedere se la sospensione, per ora pensata solo per i proprietari di abitazione principale, possa essere estesa anche alle imprese che il 17 giugno si troveranno di fronte alla super fattura Imu, inasprita dal 50 al 200% in più rispetto allo scorso anno.

Rifinanziamento Cig. Altra questione urgente, dato il fronte caldo della recessione, è il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. Le risorse necessarie a far funzionare questi ammortizzatori sociali sono stimate tra un miliardo e un miliardo e mezzo di euro. Quanto ai precari della Pubblica Amministrazione, 150 mila terministi, si dovrà aspettare la prossima settimana e forse il vertice europeo di fine mese dove l’Italia si aspetta la fine della procedura d’infrazione per deficit eccessivo (che significa più ampi margini di manovra nel rispetto dei vincoli di bilancio).

Provvedimenti urgenti. Imu e Cig sono misure che non possono aspettare, ha detto Letta. Per questo, lo strumento naturale che potrebbe adottare il governo sarebbe il decreto legge. In alternativa, si può percorrere la strada degli emendamenti al Dl sui debiti della PA tuttora al vaglio della camera.

Sì Tav. Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ne ha parlato questa mattina al Tg 5. “Al prossimo consiglio dei ministri verrà portata la ratifica dei trattati Italia-Francia. Il ministro ha ricordato come in Parlamento ieri ha ribadito che le risorse sono state definite non sono “stanziate solo in voce di bilancio ma disponibili”.