ROMA – “C’è uno ius soli puro, come in Usa o in Argentina, e uno ius soli temperato, come in molti Paesi europei, che vuol dire dare la cittadinanza a chi nasce e cresce nel nostro Paese o anche a chi arriva da piccolo e cresce qui”: lo ha detto il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, intervenendo alla trasmissione Porta e posta dedicata alla visita di papa Francesco a Lampedusa e al problema degli sbarchi.
“Dare la cittadinanza alla nascita vuol dire anche riconoscere un percorso di integrazione dei genitori” ha spiegato il ministro, citando l’esempio della Germania dove “dopo otto anni di residenza di almeno uno dei genitori, il figlio alla nascita diventa cittadino tedesco”. Insomma, “il tema della cittadinanza va affrontato” ha detto Kyenge, perché abbiamo 5 milioni di stranieri e bisogna adattare le politiche ai cambiamenti”.
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